Natale ai Kew Gardens
Lo scintillio delle feste
Questa è una storia lontana ma attuale, di quelle che piacciono sempre perché non finiscono mai.
C’era una volta un uomo che amava i giardini e sognava di costruirne uno pacifico e tranquillo, curato, che delimitasse il suo piccolo angolo di mondo.
Dopo di lui ci furono altre persone che continuarono il suo sogno e poi altri… e altri ancora… per secoli.
Moltissime persone hanno sognato questo giardino nella loro mente, aggiungendo di volta in volta qualcosa di nuovo e speciale: c’era chi immaginava le palme svettare contro il cielo grigio della città, chi vedeva un laghetto con ninfee fiorite, chi immaginava un bosco selvaggio al centro di un parco creato dall’uomo.
Tutte queste persone nei secoli hanno creato quelli che oggi sono noti in tutto il mondo come Kew Gardens, un insieme unico di piante, serre, laghi, alberi, funghi, erbe e fiori che compongono un sogno che è cresciuto fino a diventare patrimonio dell’umanità.
Noi però abbiamo voluto visitare i Kew Gardens in un contesto diverso da quello di grande raccolta di quarantamila piante o quattordicimila alberi arrivati qui da tutto il mondo: abbiamo voluto vedere questo posto illuminato ad hoc per il Natale, in quello che è stato il decimo anniversario dall’inizio di questo speciale allestimento che fonde arte, natura e un pizzico della magia delle feste.




Questo ovviamente non vuol dire che non state per leggere alcune delle nostre solite note sul passato ma solo che, se guarderete il nostro video su YouTube, invece di vedere piante e fiori, in questo particolare caso troverete le spettacolari installazioni luminose del Natale 2022!
Ecco, ora l’abbiamo detto e possiamo tornare a parlarvi più in generale di questo posto.
Il principe che non divenne re
La creazione di questi giardini è storicamente attribuita alla principessa del Galles Augusta di Sassonia-Gotha-Altenburg perché era lei la proprietaria quando, nel 1772, due grosse proprietà furono fuse in una sola (Kew GardenS! Al plurale), ma in realtà fu suo marito, Federico Luigi di Hannover, uno dei primi a intravedere il potenziale di un’enorme giardino.
Il Federico morì prima di salire al trono e, pensate un po’, fu l’ultimo principe di Galles a non diventare re a causa della propria morte… pure Carlo III c’è riuscito, anche se un po’ tutto il mondo è ancora incredulo davanti a questo fatto, perché ormai non ci credeva più nessuno!
Tornando al Federico però, le cause della sua morte non sono ben chiare: pare che abbia avuto un problema polmonare causato dall’impatto di una palla da cricket (uno sport che amava molto e che sponsorizzava con gioia) o forse era una palla da tennis. Alcuni però ipotizzano anche che i problemi polmonari derivassero dall’essere rimasto spesso in preda delle tempeste mentre supervisionava gli operai che lavoravano al suo giardino.
La cosa certa è che la sua vedova amò molto questo posto e fu lei a darvi la sua prima forma, e fu in suo onore che l’architetto William Chambers costruì la Grande Pagoda, uno dei pochissimi esempi di cineserie di questo tipo rimasti al mondo (anche se magari vorrete andare a vedere anche la torre cinese di Monaco, di cui abbiamo parlato in un nostro precedente articolo!)
La Grande Pagoda ai Kew, tra l’altro, è stata ristrutturata nel 2018 e ora potete ammirarla, con i suoi 80 draghi, in tutto il suo splendore, come se fosse quasi nuova!
palme e animali fantastici
La Grande Pagoda però non è il simbolo dei Kew Gardens perché quell’onore spetta alla Palm House, che suppongo conosciate tutti perché la sua silhouette è davvero famosa, con i suo pannelli in vetro e la sua struttura in metallo.




Se però non la conoscete, allora dovete sapere che fu la prima serra di questo genere, costruita tra il 1844 e il 1848, completamente in ferro battuto e vetro e il suo aspetto doveva essere davvero particolare perché la struttura era dipinta di verde e anche i vetri avevano quel colore, poiché al tempo si pensava che questo espediente avrebbe favorito la crescita delle piante.
Per mantenere calda questa enorme serra senza compromettere lo sviluppo delle piante, erano presenti enormi caldaie. Il carbone arrivava attraverso dei tunnel sotterranei e gli stessi venivano anche usati per deviare i fumi di combustione perché, per non imbruttire l’estetica della serra con dei camini, il fumo veniva fatto uscire più lontano, attraverso un finto campanile all’italiana.
Un’altra curiosità di questo posto sono le cosiddette “Bestie della regina” che si trovano davanti alla Palm House, ovvero dieci statue che raffigurano animali araldici, ognuno dei quali porta uno stemma per commemorare l’ascendenza di Elisabetta II.

Le “Bestie” che si possono vedere ai Kew Gardens non sono quelle originali usate durante l’incoronazione della regina ma sono invece copie in pietra e raffigurano rispettivamente: il leone dell’Inghilterra, il levriero bianco di Richmond, la centicora (un animale mitologico simile a una capra ma con macchie dorate e in grado di muovere indipendentemente i suoi due cornoni) di Beaufort, il drago rosso del Galles, il cavallo bianco di Hannover, il leone bianco di Mortimer, l’unicorno della Scozia, il grifone di Edoardo III, il toro nero di Clarence e il falco dei Plantageneti… animali fantastici e dove trovarli, insomma!


Fiori e piante in viaggio nel tempo
Per chi invece si era incuriosito, leggendo il nostro articolo sul castello di Eggenberg, sull’usanza di seppellire le cosiddette “capsule del tempo”, sappiate che in questi giardini ce n’è una!
Nel 1985, mentre le serre dette “Princess of Wales Conservatory” erano in costruzione, Sir David Attenborough interrò nelle fondamenta una capsula del tempo che verrà dissotterrata nel 2085. Per chi sono sapesse chi è questo David, basti dire che è il Piero Angela inglese, uno dei più noti divulgatori scientifici al mondo di cui probabilmente avete visto diversi documentari nel corso della vostra vita.


Nella capsula del tempo interrata ai Kew Gardens sono stati messi anche diversi semi di piante a rischio di estinzione, tra le altre cose, e se siete curiosi di conoscere con precisione dove è stata sotterrata, non faticherete a trovare il punto esatto perché è segnato da una targa che potete vedere mentre passeggiate nella serra.
Parlando del “Princess of Wales Conservatory” deviamo un attimo per dirvi che è qui che si terrà, tra febbraio e marzo, la mostra “Orchids 2023” che sembra prospettarsi come un vero spettacolo di natura e colori.
I Kew Gardens, infatti, non sono noti solo per le bellissime luminarie natalizie ma anche per una grande varietà di eventi che si tengono qui durante tutto l’arco dell’anno; forse è per quello che sono così famosi anche tra le persone non esattamente interessate alla botanica e li si può vedere anche in moltissimi film, serie tv e pure videogiochi.
Alla Kry era rimasta impressa la scena della serie TV “Penny Dreadful” in cui Dorian Gray e Vanessa Ives si incontravano alla Palm House, per esempio.
Ci sarebbe ancora moltissimo da dire su questi giardini ma poiché questa volta ci siamo concentrati solo sulla visita in notturna, ci torneremo in futuro con una passeggiata alla luce del sole per parlare anche di altro!

Informazioni pratiche:
L’angolo dello shopping:
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La naturalista che è in me avrebbe prima fatto il giro chilometrico e lunghissimo per visionare tutte le specie viventi presenti in questa vere e propria istituzione e poi, per finire, mi sarei goduta lo spettacolo delle luci: insomma, avrei passato l’intera giornata ai Kew Gardens con buona pace di chi mi aveva accanto XD
Ci sarebbe piaciuto ma ammetto che il clima non era dei più invitanti, quindi dovremo per forza tornarci!😂
Kew Gardens è stata una delle prime cose che ho visitato durante il mio primo viaggio a Londra e me ne sono innamorata, anche se era luglio e faceva caldissimo. Londra a Natale è spettacolare e la prossima volta che andrò durante il periodo natalizio tornerò di sicuro a vedere i giardini.
Io non sono mai riuscita a visitarli di giorno (ma ce la farò!) ma l’evento di Natale lo volevo davvero vedere perchè è diverso da tutti gli altri eventi di questo genere. Il giro è davvero lungo (noi, con calma, ci abbiamo messo un paio d’ore!) e le installazioni luminose sono ovunque, tutte bellissime. Le foto e i video non rendon giustizia a questo evento!
Mi piace leggere le vostre storie, adoro il passato, le leggende, le chiacchiere che si vociferano nei corridoi… molto divertente questo articolo, come al solito! Poi questa cosa della capsula del tempo la voglio anche io! Adesso faccio un buco nel giardino!!
Mi raccomando, se scavi in giardino non scordarti di comunicare quando vuoi che venga aperta al sito delle capsule del tempo: https://www.itcsoc.org/
Che bei racconti! La capsula del tempo con i semi in via di estinzione è qualcosa di eccezionale!
Credo che iniziative di questo tipo siano semplicemente fantastiche e spero che anche molti altri abbiano pensato a fare lo stesso, ma ammetto di non aver controllato sul sito ufficiale delle capsule del tempo (sì, esiste davvero…)
In questi giorni in cui ho da poco annullato un viaggio a Londra, mi capitano sotto gli occhi tanti articoli su questa città 🥲 Pur essendo stata a Londra tante volte, non ho mai visitato i Kew Gardens e la cosa della capsula del tempo mi incuriosisce parecchio!
Ma sai che da quando ho letto che ti è saltato il viaggio a Londra (tra l’altro più o meno nei giorni in cui ero via anche io) non riesco a smettere di pensarci? Sono davvero fortunella!
Comunque per le capsule del tempo accordiamoci e andiamo a vedere quando ne aprono una, perchè anche a me affascinano da morire!
Anche se andrò a Londra tra pochissimi giorni, ed anche se non sarà periodo natalizio, è stato bello ed interessante leggere questo tuo articolo!
I Kew Garden meritano anche senza le luci… quello è solo un di più!
Buon viaggio Tamara, divertiti!
Sono stata a Londra sotto le feste natalizie sue volte, ma mai ai Kew Gardens! Che spettacolo, bellissimo!
A noi è piaciuto tantissimo e penso che replicheremo anche negli anni futuri!