Antiquarium alla Residenz di Monaco di Baviera (Germania). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri.

Dalla Hofbräuhaus alla Michaelskirche

Botte da… matrimonio

Siamo in Baviera e siamo qui perché la famiglia che ha governato su questo territorio, i Wittelsbach, ha avuto così tanti personaggi interessanti (leggi alla voce ‘erano una manica di pazzi’!) da scriverci almeno cento articoli. Uhm… non ne pubblicheremo davvero così tanti per non rischiare di annoiarvi… però potremmo! Giuro!

Per conoscerli meglio ci dirigiamo a Monaco, che è stata per secoli la capitale della Baviera, e andiamo direttamente alla loro residenza principale che, con poca fantasia, è chiamata Residenz.

Una delle parti più impressionanti della Residenz è l’Antiquarium, un’immensa galleria che nella mente del suo creatore, il Duca Alberto V di Wittelsbach, doveva essere una sala dedicata alla sua collezione di statue antiche.

Con l’Antiquarium s’iniziò a intravedere in Baviera prima, e in Germania poi, l’idea di una raccolta di tipo museale ma fu Guglielmo V di Wittelsbach a rendere davvero impressionante questa galleria, aggiungendovi le decorazioni e gli affreschi che possiamo vedere oggi. Oltre a questo, Guglielmo fece costruire nella Residenz un porticato lungo l’intero perimetro di una delle corti interne, che era stato realizzato per ottenere uno scenografico effetto di grotta incrostata di conchiglie (di cui oggi però rimane un solo lato… sigh).

Veduta dell’Antiquarium
Dettaglio del porticato incrostato di conchiglie
Altro dettaglio del porticato
Il Carrillon sulla facciata del Neues Rathaus in Marienplatz

La cosa divertente di Guglielmo V fu che tutti si aspettavano che il suo regno fosse all’insegna della grandeur, perché il suo matrimonio con Renata di Lorena era stato così grandioso da durare per diciotto giorni e di vantare la presenza di ben 5000 cavalieri impegnati in moltissime giostre… e poi c’è gente che si vanta di un matrimonio di due giorni con soli 800 invitati!

Durante questo matrimonio i cavalieri se le diedero così forte che il ricordo rimase talmente impresso, nelle menti di quelli che le videro, da spingerli a tramandarne la storia. Secoli dopo, quando alla fine dell’ottocento fu costruito il Neues Rathaus, o Municipio Nuovo, che svetta con le sue guglie neogotiche su Marienplatz, si decise di aggiungervi anche un carillon con figure semoventi che rievocasse proprio i fasti di quell’antico matrimonio, con tanto di cavalieri intenti a darsele (allerta spoiler: il cavaliere con i colori della Baviera vince SEMPRE!).

Nonostante questo spettacolare matrimonio e le incredibili opere aggiunte alla Residenz, in realtà Guglielmo e sua moglie preferirono non usare la dimora reale come luogo di soggiorno e invece andarono a vivere, essendo entrambi molto pii, presso il collegio dei Gesuiti.

Soffitto affrescato all’interno dell’HB

Birra & Angeli

Quest’attaccamento alla religione non impedì però a Guglielmo di donare alla città di Monaco un’altra delle sue più famose istituzioni, l’Hofbräuhaus meglio nota semplicemente come HB.

L’Hofbräuhaus era la nuovissima fabbrica della birra che Guglielmo aveva voluto perché potesse sopperire (a costo minore) all’approvvigionamento di birra di tutta la corte… sarà stato un duca pio ma a noi comincia a stare già più simpatico!

Guglielmo comunque dimostrò tutta la sua fede cattolica nella costruzione della chiesa di San Michele (Michaelskirche). Su questo edificio, fin dall’inizio, la popolazione era piuttosto scettica, perché era stato progettato per essere così monumentale che in molti sospettavano che non avrebbe retto. La volta a botte della navata centrale, tanto per farvi capire, è a tutt’oggi la più grande volta autoportante al mondo e ha retto bene per secoli, cedendo solo sotto i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale!

Il fatto è che la voce popolare, sebbene si sbagliasse sulla volta a botte, non sbagliava invece a dubitare dell’opera nel suo complesso, perché il campanile crollò ancora prima di essere ultimato, distruggendo completamente il presbiterio.

Dettaglio dell’acquasantiera nella chiesa di S. Michele
Reiche Kapelle

La popolazione, anche un po’ stufa della quantità di soldi buttati per questa costruzione, sperò che il Duca capisse l’antifona; anche i più sfegatati cattolici suggerirono di eliminare il coro della chiesa ma la fede di Guglielmo era così salda che, invece, attribuì il crollo a un segno divino: quella costruzione era troppo piccola per un arcangelo come Michele! C’era chiaramente bisogno di qualcosa di più imponente! A quel punto ampliò ancora di più la chiesa ma le spese di costruzione si fecero così gravose che il popolo prese a bestemmiare con forza finché Guglielmo comprese, con saggezza, che era giunta l’ora di abdicare in favore del figlio Massimiliano e di ritirarsi a vita privata…

Reliquie & Madonne

Torniamo adesso alla Residenz per vedere cosa vi aggiunse questo Massimiliano.

Come si dice in questi casi: ‘tale padre e tale figlio’! In parole povere la fede di Massimiliano era non meno salda di quella del padre e anzi, forse lo superava, anche se in modo vagamente superstizioso… Il nuovo Duca, infatti, credeva nel potere miracoloso delle reliquie e fece di tutto per accaparrarsi tutte quelle su cui mise gli occhi.

Come tutti i collezionisti di action figure sanno, non basta avere un buon numero dei tuoi oggetti da collezione preferiti ma bisogna anche trovare un luogo consono in cui esporli e, per questo motivo, Massimiliano fece costruire la Reiche Kapelle o Cappella Ricca.

Questa cappella, rivestita di marmo e scagliola, era l’oratorio privato del duca e probabilmente Massimiliano si rifugiò qui, pregando con fervore, quando scoppiò la guerra dei trent’anni.

Mentre pregava, Massimiliano fece voto di costruire un’opera gradita a Dio se la sua città si fosse salvata dalla guerra ma, in un primo momento, parve che nemmeno le sue preziose reliquie potessero concedergli una linea diretta con il padreterno perché, in seguito alla distruzione di Magdeburgo, gli svedesi decisero di vendicarsi radendo al suolo Monaco. All’ultimo minuto il re svedese decise di risparmiare la città di Massimiliano che, prontamente, fece erigere una colonna in onore della Madonna. Quella stessa colonna la possiamo vedere ancora oggi a Marienplatz perché, con previdenza, era stata smontata e messa al sicuro nel Duomo prima dell’inizio dei bombardamenti del 1944.

Souvenir dall’esilio

Torniamo di nuovo alla Residenz e ai suoi illustri proprietari per passare a Massimiliano II Emanuele (che da qui in poi chiameremo MaxManu) uno che segnò in maniera indelebile il futuro architettonico della Baviera e anche un po’ quello dei suoi discendenti.

Colonna mariana in Marienplatz
Tripudio del rococò nella galleria verde

Dovete sapere che il MaxManu aveva l’ambizione di diventare imperatore del Sacro Romano Impero e, per riuscirci, durante la guerra di successione spagnola, poiché tutti gli altri principi elettori sostenevano come candidato al trono di Spagna Leopoldo I d’Asburgo, lui invece decise di fare il bastiancontrario e parteggiare per Filippo, il nipote del re Sole. Non gli andò bene e finì esiliato all’estero, lasciando la reggenza della Baviera alla moglie… la cosa buona, però, era che il re Sole, avendolo avuto come alleato, lo ospitò a Versailles durante il suo esilio, probabilmente sollazzandolo con la magnificenza del suo palazzo e la raffinatezza della sua corte.

Quando gli fu concesso di rientrare in Baviera, il MaxManu si era talmente affezionato alle usanze e allo stile di Versailles, che si riportò a casa un buon numero di costruttori e artisti e diede il via a opere di ristrutturazione che videro l’introduzione di stucchi rococò a profusione! Questa però è una storia per un altro giorno perché l’articolo si sta facendo lungo e noi abbiamo bisogno di tornare a rivedere un paio di cose (che vengono servite in comodi boccali da un litro…) alla sopracitata HB…

Se non siete ancora stanchi di sentir parlare della Residenz di Monaco e dei suo abitanti, potete continuare leggendo questo articolo!

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2 commenti

  1. Monaco è tra le città che mi manca ancora da visitare, ma succederà presto e voglio sapere tutto! Leggerò volentieri anche gli altri articoli!

    1. La nostra città preferita è Praga e Monaco è la tappa perfetta durante il viaggio, quindi ci passiamo moooolto spesso e, (LO GIURO!) a volte, non è nemmeno periodo di Oktoberfest!😅

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