Panorama del castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri

Il castello di Książ tra nobili e nazisti

La Daisy che voleva fare la cantante

Facendo ricerche sulle cose da vedere in Polonia siamo finiti su una lista de “le 7 meraviglie polacche” che era stata stilata alcuni anni fa da un giornale e tra queste figurava il castello di Książ che, a giudicare dalle foto, ci sembrava un posto che di certo avremmo voluto visitare.

Così siamo arrivati in questo posto con solo un’infarinatura generale sulla storia del castello ma del tutto all’oscuro della storia di una delle sue abitanti più famose: Daisy Cornwallis-West.

Poiché siamo italiani e non inglesi, americani, tedeschi o polacchi, a noi questo nome non diceva assolutamente nulla nemmeno dopo averlo sentito e così, di punto in bianco, ci siamo ritrovati immersi in una storia immensa, di quelle che fanno sfigurare i migliori scrittori d’intrighi del nostro secolo e pure di quelli scorsi, perché la vita di questa Daisy è così vera da sembrare in tutto e per tutto finta.

Foto di Daisy Cornwallis-West da Wikipedia
Daisy Cornwallis-West (foto da Wikipedia)
Il giardino sul retro del castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Il retro del castello visto dai giardini

Tanto per cominciare la nostra Daisy nacque nel 1873 non in Polonia ma a Ruthin Castle nel Denbighshire, che si trova in Galles (Regno Unito), e discendeva da una stirpe di donne belle e a dir poco eccentriche. Sua nonna, Lady Olivia FitzPatrick, era stata buttata fuori a calci in culo (forse non troppo metaforicamente) dalla corte reale perché ci aveva provato, non molto sottilmente, con il principe consorte Alberto, marito della regina Vittoria che, chissà perché, si era incazzata come una vipera. Buon sangue non mente e Patsy, la madre della Daisy, appena sedicenne, aveva avuto una tresca con il figlio della Vittoria, il principe di Galles e futuro Edoardo VII.

Nonostante queste eccellenti frequentazioni, e nonostante il fatto che la famiglia potesse far risalire le proprie origini a Enrico III (che aveva regnato nel tredicesimo secolo), i Cornwallis-West erano poveri come la merda e la Daisy crebbe in un ambiente famigliare raccolto e privo di grandi sfarzi. Anche l’educazione di Daisy lasciava a desiderare perché al tempo non fregava a nessuno che una signorina sapesse scrivere, bastava che fosse bella e lei lo era. Almeno aveva una bella voce e così le venne un’idea luminosa: sarebbe diventata una fantastica Prima Donna dell’opera internazionale!

Durante un viaggio di famiglia in Italia approfittò per far sentire la sua voce a un famoso insegnante di canto di Firenze, Luigi Vannuccini, e questi le disse che era così brava che le avrebbe insegnato agggratissse se lei si fosse impegnata seriamente a studiare e avesse dedicato la vita alla musica.

I genitori accettarono e mollarono la Daisy a Firenze ma, sebbene le lezioni fossero agggratissse, la vita era cara e lei era poverella così per risparmiare, in un tempo in cui l’igiene era quel che era, cominciò a bere solo acqua di rubinetto… e prese il tifo!

La rispedirono a casa sua per farsi curare ma appena guarita lei insistette per andare a Parigi a studiare canto e a quel punto la madre cominciò a pensare che la Daisy, con questa fissa del canto, fosse più un debito che un credito per la sua famiglia, e prese a guardarsi intorno.

Con i principi inglesi era andata a male sia alla madre sia alla nonna, quindi Patsy decise che era ora di allargare la zona di caccia al continente, dove i giovinotti titolati abbondavano, e in breve stilò una bella lista di papabili candidati a impalmare la Daisy che nel frattempo, intenta a cantare con gli usignoli nel boschetto in piena modalità Biancaneve, non si accorse di nulla.

Il castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Abbiamo visitato il castello in una giornata di sole, nuvole, pioggia e tutto il resto… ma l’arcobaleno è posticcio! Muahahaha!

La Daisy che voleva fare la principessa

A diciotto anni la Daisy aveva ancora con la testa saldamente fissata nelle nuvolette rosa e così, quando fu invitata a un sontuoso ballo in maschera a Londra e si ritrovò a ballare un po’ troppo spesso con lo stesso principe, non pensò assolutamente che fosse tutto organizzato e si lasciò trasportare da fantasie romantiche. Fecero la stessa cosa i giornali dell’epoca che, poco tempo dopo, scrissero entusiasti delle sue nozze con il principe di Pless Hans Heinrich XV Graf von Hochberg come del coronamento della più bella storia d’amore dai tempi di Cenerentola.

La Daisy divenne così la principessa Von Pless, anche se la famiglia Hochberg fu tutto meno che entusiasta del fatto che Hans si fosse sposato con una che non era stata nemmeno in grado di pagarsi un vestito adeguato alle sontuose nozze avvenute sotto l’occhio attento della regina Vittoria.

Dopo il matrimonio i due andarono a vivere in Polonia, nel castello di Książ, che è quello dove ci troviamo oggi, e la Daisy cominciò a dedicarsi all’arredo, sempre seguita da nugoli di paparazzi entusiasti di ogni sua nuova idea, mentre il marito e i parenti erano molto meno felici di vedere la nuova principessa parlare alla servitù come se fossero amici e contravvenire a ogni etichetta di corte all’urlo di “ma io sono inglese!”.

Ingresso al castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Viale di accesso al castello di Książ
I muri con edera del castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Questa è la vista delle torri che si ha… dal bar interno al castello, dove potete fare una pausa e godervi il panorama!

Le ci volle qualche anno ma alla fine la Daisy cominciò a rendersi conto che il suo matrimonio non era stato esattamente il colpo di fulmine che lei credeva, ma i numerosi viaggi per il mondo con il marito, le serate eleganti dove entrò in confidenza con l’Imperatore Guglielmo II e con molti altri influenti personaggi dell’epoca, la tennero impegnata.

Veduta dal castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Vista dalle scale che portano al cortile del castello dove si trova il bar interno!

La Daisy che voleva fare la diplomatica

Daisy cominciò a invitare al castello di Książ tutto il bel mondo e da qui, oltre all’Imperatore prussiano, passarono i Romanov, gli Asburgo e tutti i maggiori regnanti del tempo, compreso un Maharaja. Tra un ballo e un viaggio si era arrivati ai primi anni del novecento e le tensioni tra Inghilterra e Germania cominciarono a farsi notare così la Daisy, ormai trent’enne e molto affezionata sia al suo paese di origine sia alla sua patria di adozione, usò tutta la sua influenza per mediare tra i due regni. Nel 1906 organizzò addirittura un incontro nel suo castello tra il Guglielmo II e diversi diplomatici inglesi, tra cui Winston Churchill che al tempo si era appena affacciato alla carriera politica. Con tutta probabilità la sua presenza lì non fu dovuta ai suoi meriti ma al fatto che sua madre, dopo il divorzio, si era risposata… con il fratello della Daisy!

Al tempo la Daisy era anche in pessime condizioni di salute e passava molto tempo in un sanatorio ma, incessantemente, scriveva lettere su lettere a tutti i suoi amici coronati supplicando per il disarmo e la distensione e continuò a farlo per tutto il primo decennio del diciannovesimo secolo, fino alla morte di Edoardo VII (che per chi non lo ricordasse era il re del Regno Unito). Alla fine però, nonostante i suoi sforzi e nonostante Guglielmo II avesse insignito la Daisy dell’ordine dell’aquila rossa, prima classe, per i servizi resi alla patria, la prima guerra mondiale scoppiò lo stesso.

Cortile del castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
E poi così, all’improvviso, sbuca un cortiletto interno che sembra uscito da un dipinto!
Salone con camino al castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Un angolo del salone del castello con camino e pianoforte

La Daisy che voleva fare la crocerossina e divenne una spia

La Daisy a quel punto non era più la ragazza ingenua arrivata dall’Inghilterra ma una donna incarognita dalla vita e pronta a difendere anima e corpo ogni causa in cui credeva, così partì crocerossina per aiutare i soldati ma… il suo gesto non fu per nulla apprezzato! Le bastò fare visita una volta sola a un campo di prigionia dove erano internati i soldati inglesi e sui giornali scoppiò il putiferio.

La principessa Von Pless non era più la Cenerentola di un tempo ma era invece diventata, sui giornali, una spia inglese del peggior tipo e le furono affibbiati crimini di ogni genere. Divenne da un giorno all’altro un’infida seduttrice pronta a infilarsi nel letto di chiunque per ottenere informazioni rilevanti sulla guerra e poi mandarle nel Regno Unito nella bara del suo giardiniere inglese morto… e questa era una delle trame più soft che le avevano attribuito!

Interni del castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Quasi tutte le sale del castello sono ancora arredate o riarredate, spesso con bellissime decorazioni floreali in pendant
Un camino decorato al castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Uno degli imponenti camini del salone del castello

L’Hans (il principe Von Pless… ve lo ricordate che c’era un principe, vero?) spese una fortuna in cause legali contro i giornali e intanto la Daisy, che era stata buttata fuori dalla Croce Rossa, prese a dare assistenza ai feriti sui convogli ferroviari, unico posto che le fu concesso. Alla fine della guerra la sua dedizione le valse una un ordine della Croce Rossa di seconda classe ma questo non risolse i suoi problemi.

La Daisy che voleva fare la divorziata e divenne scrittrice

Durante la guerra lei e l’Hans si erano visti a malapena, ognuno impegnato nelle sue faccende, e successivamente i continui dissidi sulla grandiosa ristrutturazione del castello di Książ li allontanarono ulteriormente. La Daisy, cuore d’oro qual’era, pensava che tutti quei soldi sarebbero stati meglio spesi per aiutare la popolazione afflitta dal recente conflitto mondiale ma l’Hans da quell’orecchio era sordissimo e così, litigio dopo litigio, nel 1922 i due divorziarono.

Il salone del castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Affreschi e lampadari nel salone del castello
Loggia del castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
La loggia che si affaccia sul salone del castello

La Daisy aveva ormai quasi cinquant’anni ma non era un tipo che si lasciava abbattere dal fatto che con la fine del matrimonio aveva perso anche la ricchezza e così si ingegnò per trovare una nuova fonte di reddito e, con un colpo di genio, nel 1928 fece pubblicare i suoi diari personali, dove parlava senza censure di tutte le grandi persone che aveva conosciuto nella sua vita.

Ovviamente i libri-scandalo andavano allora come vanno oggi e tutti si affrettarono a comprarlo, sia in inglese sia in tedesco, tanto che nel primo anno dalla pubblicazione fu ristampato ben sei volte.

L’Hans che voleva fare il marito e il padre

Adesso facciamo anche noi come quei lettori ma, invece di commentare i fatti scandalosi portati alla luce da Daisy (che in fondo aveva solo scritto con franchezza cosa ne pensava di vari reali), soffermiamoci un momento sul neo divorziato principe Von Pless.

L’Hans in realtà volle divorziare da Daisy perché gli prudeva di sposarsi con la sua giovane amante, la ventisettenne Clotilde de Silva y González de Candamo e, infatti, convolò a nozze con lei nel 1925.

I due piccioncini però non vivevano da soli perché anche Bolko, il figlio minore della Daisy e dell’Hans che aveva solo quindici anni, viveva con loro.

Lo vedete anche voi lo scandalo che si appressa all’orizzonte? Sì? Allora la vostra vista è perfetta perché l’Hans, dopo nove anni di matrimonio, divorziò dalla moglie quando si rese conto che questa se la faceva anche con il Bolko!

A quel punto Hans costrinse i due a sposarsi tra loro e lasciò il castello di Książ, dove invece fece ritorno la Daisy, le cui condizioni di salute l’avevano ormai costretta su una sedia a rotelle. Almeno il matrimonio di Bolko parve funzionare anche se non per molto, perché nel 1936 fu arrestato dalla Gestapo con la scusa di alcune fatture non pagate.

Daisy, com’era in uso al suo tempo, non aveva passato molto tempo con i figli mentre questi crescevano ma alla notizia dell’arresto di Bolko vendette tutti i gioielli che le restavano, compreso un leggendario filo di perle lungo tre metri, per pagare l’ingente cauzione del figlio. Anche l’Hans fece di tutto per ottenere la scarcerazione del figlio e alla fine i loro sforzi congiunti raggiunsero il risultato sperato ma Bolko, che era già malato prima di questi fatti, essendo rimasto privo di medicinali durante la sua prigionia, morì poco dopo e l’Hans lo seguì nel 1938.

Un pianoforte al castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Un pianoforte d’epoca nel castello… con la sua immancabile decorazione floreale!
Cortile interno al castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Il piccolo cortile interno del castello

La Daisy che tutti ricordano

La vita di Daisy non poteva però finire in sordina perché, nonostante non fosse più né giovane né in salute, con la sua solita schiettezza non aveva fatto mistero della sua avversione per Hitler e così nel 1939 il suo castello, quello dove aveva vissuto per molti anni, che aveva amato, arredato e la cui ultima ristrutturazione era stata una delle cause del suo divorzio, le fu tolto.

La Daisy morì nel 1943 e lasciò scritto che ai suoi funerali la gente avrebbe dovuto festeggiare, perché era il suo compleanno! Nonostante le autorità lo avessero espressamente proibito, al suo funerale parteciparono centinaia di persone e tutte continuarono a ricordare la principessa buona che aveva fatto bonificare la zona, costruire scuole e ospedali e che si era sempre prodigata per aiutare chi ne aveva bisogno.

Il castello di Książ e il mistero nazista

La storia di Daisy è ora finita ma quella di Książ continua perché, dopo aver scacciato la sua principessa, i nazisti cominciarono a far costruire imponenti tunnel sotto il castello, facendo venire qua i detenuti di molti campi di concentramento per poterli usare come lavoratori.

I tunnel, costruiti per quello che era chiamato Projekt Riese (progetto gigante), sono ancora presenti e visitabili ma, a tutt’oggi, nessuno sa di preciso a che cosa avrebbero dovuto servire: c’è chi dice che sarebbero diventati i laboratori dove studiare la fantomatica ‘arma definitiva’ che avrebbe portato Hitler alla vittoria, mentre altri sostengono che dovesse diventare il quartier generale del Führer ma la verità al momento ci sfugge, rendendo questo posto ancora più misterioso e interessante.

Forse per scherzo o chissà per quale altra ragione, nel 2015 due anonimi testimoni chiamarono le autorità assicurando che in quei tunnel era stato trovato un treno pieno di lingotti d’oro nazisti e, se fosse stato vero, sarebbe stata una scoperta storica incredibile… e invece ci tocca chiudere quest’articolo con una bufala, uffa!

Sala con camino al castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
La parte inferiore del castello mantiene ancora alcune decorazioni medievali
Affreschi al castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Una delle sale affrescate del castello
Il retro del castello della principessa Daisy a Książ in Slesia (Polonia). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Per quanto sembri assurdo questo è il retro del castello non la sua facciata!

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14 commenti

  1. Davvero interessante la storia della Daisy, una vita “spericolata” o quasi!!!! Il palazzo comunque è veramente bello, sicuramente da visitare.

    1. Io lo avevo visto in foto e me ne ero innamorata subito quindi ho fatto di tutto per inserirlo nel nostro giro e dal vivo non ha deluso minimamente!

  2. Ragazzi, devo ammetterlo, le avventure della Daisy mi hanno davvero appassionato. Ho apprezzato anche l’idea della festa al funerale, quasi in stile vecchio telefilm americano

    1. Credo che nonostante sia nata non ricca (non si può esattamente dire povera!) fosse comunque una grande signora nell’animo!

  3. Certo che la Daisy (detto alla romagnola) non è stata ferma un attimo, tra alti e bassi se l’è cavata egregiamente. Ma lo sfigato qui è Hans, ma come si fa a farsi soffiare la moglie dal proprio stesso figlio?! Adesso mi rileggo l’articolo un’altra volta, questa storia è appassionante…. è peggio di Beautiful!

    1. Sempre detto io che ci sono storie che sono peggio di Bruttiful!😂 🤣

  4. Ecco questo è un posto che visiterei senza pensarci nemmeno un momento! La Daisy sembra proprio un personaggio che ha saputo il fatto suo (e raccontato così da voi mi ha divertito moltissimo) e poi il mistero nazista… Adoro queste storie e questi intrighi!
    Da segnare, assolutamente!

    1. In quella zona sono sicura che tra miniere, laghi colorati, anomalie gravitazionali e pure i tunnel segreti nazisti, troveresti pane per i tuoi denti!

  5. Ma che spettacolo per gli occhi è questo castello?? Nemmeno sapevo della sua esistenza, ma si potrebbe organizzare un giretto in Polonia per visitarlo… Perchè no? 😉

    1. Sì!!! E ce ne sono ancora altri che non ho visto e che sospetto siano ancora più belli!!!

  6. Nonostante la fotografia di Daisy all’inizio dell’articolo, io me la immagino come Meghan Markle. Forse perché il povero Hans, come il povero Harry, ha speso una fortuna in cause legale contro i paparazzi.
    Certo che però si è tenuta occupata, e peccato che non sia stato apprezzato il suo breve lavoro come infermiera. Una storia che come sempre avete raccontato in maniera super avvincente!

    1. Eh! Il triste destino dei ricchi e famosi è quello di essere perseguitati dai paparazzi!
      Per questo la Daisy è spesso paragonata al Lady D piuttosto che a Meghan Markle ma immagino che ogni stagione abbia le sue Cenerentole!

  7. Quante ce ne sono di donne incarognite dalla vita! Bellissima la storia di questa donna, dalle mille abilità. Non ne avevo mai sentito parlare ma il suo entusiasmo mi ha un pò contagiato. Nonostante tutto la sua vita è stata degna di una principessa, di una divorziata, di una scrittrice e di una spia…più elettrizzante di così!

    1. Questa ha fatto tutto… TUTTO!

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