"Storie di fantasmi del Giappone" di Lafcadio Hearn con illustrazioni di Benjamin Lacombe per Ippocampo Edizioni sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri

Come forse avrete intuito dal nostro articolo sulla mostra “Storie di donne samurai”, la Kry ha saccheggiato lo shop di Tenoha a Milano e non ha saputo resistere alla tentazione di comprare questo libro di cui vi stiamo per parlare.

“Storie di fantasmi del Giappone” non lo abbiamo comprato solo per le bellissime illustrazioni di Benjamin Lacombe ma soprattutto per i testi ispirati di Lafcadio Hearn.

Questo scrittore e giornalista infatti merita una menzione a parte perché la sua storia personale non ha nulla da invidiare a quella di altri grandi personaggi che hanno, a loro modo e grazie al loro anticonformismo, rivoluzionato la cultura mondiale.

Già dal nome si capisce che questo tizio sarebbe stato ben particolare perché sebbene fosse di padre irlandese venne chiamato Lafcadio in onore dell’isola greca sulla quale era nato (Lefkada, in italiano Leucade).

Forse se la sua famiglia avesse continuato a vivere su quell’isola la storia di Lafcadio sarebbe stata diversa ma le cose non andarono così.

Prima di tutto suo padre era protestante e sua madre una greca ortodossa e questo fu solo uno dei problemi di identità che poi avrebbero afflitto Lafcadio, facendo sì che faticasse a sentirsi parte di qualunque comunità in cui avrebbe vissuto in futuro.

Non aiutò la sua stabilità nemmeno il trasferimento in Irlanda quando era bambino perché in questo nuovo paese fu lasciato alle cure di una parente che lo fece studiare in seminari cattolici sia in Irlanda sia in Francia.

Fu proprio durante un incidente scolastico che Lafcadio perse l’uso di un occhio e questo, insieme ai suoi problemi di identità, lo rese ancora più insicuro e paranoico.

La sua paranoia era poi anche giustificata perché quando aveva soli diciannove anni la parente presso cui soggiornava rimase senza fondi e lo spedì a cercare fortuna in America dove si ritrovò a vivere in miseria a Cincinnati.

A quel punto finalmente ebbe la sua prima botta di culo… ed era anche ora!

Ritratto di Lafcadio Hearn (Koizumi Yakumo) sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Foto d’epoca di Lafcadio Hearn
Ritratto di Lafcadio Hearn di Benjamin Lacombe sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
L’interpretazione di Benjamin Lacombe della foto d’epoca di Lafcadio Hearn

Fu in quel periodo infatti che il nostro sfigato protagonista riuscì a farsi un amico nel tipografo Enrico Watkin che, oltre a trovargli diversi impieghi per tirare a campare, vista l’indole solare di Lafcadio gli appioppò anche un soprannome quanto mai appropriato: il corvo.

Il soprannome derivava dalla novella di E.A. Poe e gli calzava a pennello anche perché in quel periodo il nostro Lafcadio cominicò a farsi le ossa come giornalista, riportando storie di crimini cruenti e di persone svantaggiate ma poi, incurante del fatto che fosse vietato dalla legge, si sposò.

In che senso sarebbe vietato sposarsi, vi chiederete voi… ebbene gente, era il 1874 a Cincinnati, Ohio, e al tempo era vietato per un bianco sposare una donna di colore ma Lafcadio se ne fregò e lo fece lo stesso e questo, unito al fatto che non era molto attento a chi pestava i piedi quando scriveva, lo fece licenziare.

Non possiamo nemmeno dirvi che poi il suo amore per la moglie fu eterno e vissero felici e contenti perché in realtà divorziarono pochi anni dopo e siccome Cincinnati era pure una città molto inquinata e lo smog influenzava negativamente la già scarsa vista di Lafcadio, questi mollò tutto e si trasferì nella più soleggiata New Orleans, forte anche del fatto che aveva studiato in un collegio gesuita in Francia e che conosceva, oltre all’inglese, anche il francese.

Illustrazione di Benjamin Lacombe per "Storie di fantasmi del Giappone" di Lafcadio Hearn  per Ippocampo Edizioni sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Una delle bellissime illustrazioni di Benjamin Lacombe per questo libro
Illustrazione di Benjamin Lacombe con spettri per "Storie di fantasmi del Giappone" di Lafcadio Hearn  per Ippocampo Edizioni sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
La stessa immagine di prima ma con “qualcosa in più”!

Nella nuova città continuò a scrivere di persone emarginate mentre si manteneva facendo il traduttore e si appassionò anche alla cucina e al folklore locale ma il suo rapporto con New Orleans, una città che lui vedeva decadente, non fu dei migliori e infatti la descrisse come “una sposa cadavere incoronata di fiori d’arancio”.

La svolta (e la botta di culo finale) avvenne nel 1890 quando, a quarant’anni, fu mandato come corrispondente in Giappone.

Il lavoro di corrispondente fu lasciato in fretta in favore di incarichi di insegnamento ma finalmente nel paese del Sol Levante Lafcadio trovò il suo posto nel mondo.

Assunse un nuovo nome, Koizumi Yakumo, si sposò con Koizumi Setsuko che era la figlia di un samurai locale,  e visse studiando e scrivendo dei miti e delle leggende del Giappone per mettere in contatto la civiltà dell’estremo oriente con quella occidentale.

I lavori di Lafcadio furono spesso considerati poco affidabili perché rendevano il Giappone più esotico di quello che era ma, considerando che fu il primo a lasciarci una testimonianza occidentale di questo paese prima dell’industrializzazione, noi crediamo che valga la pena comprare questo bellissimo libro e lasciarci coinvolgere dal fascino di un paese che ancora oggi vive soprattutto nei miti e nelle leggende.

E se non vi abbiamo ancora convinti a dare una possibilità a questo bellissimo libro allora forse lo farà il nostro video!

per approfondire:

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6 commenti

  1. Sono stata alla mostra di Lacombe a Milano, che curiosa! Lui è un illustratore pazzesco, e la cultura giapponese sicuramente si presta molto al suo stile. E condivido la vostra passione dello shop di Tenoha: volevo comprare TUTTO. Beh, diciamo tutto tranne quelle bibite dai colori fluo che non mi davano proprio tanta fiducia….

    1. Tu non lo sai ma mio marito non solo compra quelle bibite improbabili ma tende a farsi filmare/fotografare mentre le beve per mostare la sua faccia schifata… prima o poi mi toccherà farci un articolo!

  2. Non conoscevo la storia di riscatto di Lafcadio Hearn, poi Yakumo. Sarei curiosa di scoprire il significato del suo nuovo nome in giapponese!

    1. Almeno una parte del suo nome giapponese deriva dal posto dove viveva appena arrivato in loco (un po’ come i nostri “da Parma” per esempio) mentre dell’altra parte non ho trovato spiegazione quindi non saprei…🤷‍♀️

  3. Vabbè, ma se continui a parlare di Giappone sai che io non posso mancare, ora il libro è già nella mia wish list e lo leggerò sicuramente durante le vacanze!

    1. Scusa eh, ma TU LO DICI??? Sono mesi che mi pubblichi robe da sbavo del Giappone (e adesso ci si sono messi pure altri amici) e così il mio progetto di passare Halloween in Florida diventa più improbabile di giorno in giorno perchè ho il marito che mi sta sventolando sotto il naso, con intenzioni malevole, ogni offerta sui voli per Tokyo che gli passa sott’occhio!😍

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