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U.S.A. – Come NON organizzare un viaggio (e partire lo stesso)

Spiaggia di Miami Beach in Florida (USA). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri

Il nostro tour tra Florida e Luisiana

Souvenir dagli USA

Ola gente!!

Siamo sempre noi, la Kry e il Teo che, come saprà chi ci segue sui social, siamo reduci da due fantastiche settimane negli States da cui abbiamo portato a casa materiale per tantissimi articoli curiosi e divertenti (si spera).

Quella però non è l’unica che cosa che abbiamo portato a casa perché come souvenir la Kry, ritenendo scontate le calamite da frigo e dopo aver comprato un container di t-shirt nerd (compresa quella dei Decepticon con tanto di strass), per non farsi mancare proprio nulla si è presa pure il COVID… e mica la versione economico-asintomatica ma proprio la DELUXE EDITION con febbre alle stelle e sinusite incorporata! EVVIVA!

Per questo motivo, nonostante la nostra intenzione fosse quella di pubblicare un bell’articolo sui festeggiamenti di Halloween in Florida, a causa del delirio da febbre alta non ci siamo riusciti e così vi dovrete accontentare di una meno faticosa carrellata del nostro itinerario.

T-shirt dei Decepticon con strass presa come souvenir agli Universal Studios in Florida. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
La Kry non poteva DAVVERO non comprare la t-shirt dei Decepticon! E’ tutta sluccicosa!!!

Come NON organizzare un viaggio

Innanzitutto parliamo della preparazione del viaggio. C’è gente che organizza le cose per benino e ci si impegna pure, noi invece preferiamo l’organizzazione “a pene di segugio” quindi abbiamo preso un biglietto aereo, gli ingressi agli Universal Studios comprensivi di Halloween Horror Night, un’auto a noleggio e… ehm… basta. Tutto lì.

Non ci piace molto essere legati a un itinerario preciso e preferiamo prenotare meno cose possibili per poter cambiare idea lungo la strada.

A volte qualcuno ci chiede come facciamo a finire in posti interessanti se non pianifichiamo il viaggio e ora ve lo diremo: c’è un trucco, ovviamente! Si chiama “Mappa dei posti da vedere A CA…SO”.

Il nome non è esattamente altisonante ma l’abbiamo chiamata così anni fa, quando la creammo su My Maps, e da allora il nome le è rimasto.

Certo, sarebbe molto più romantico dirvi che abbiamo appeso in casa un’enorme mappa cartacea, magari di quelle un po’ vecchie e ingiallite, piena di puntine colorate e invece no, abbiamo solo una comodissima mappa digitale, ci spiace deludervi.

Bene, nella nostra “Mappa dei posti da vedere A CA…SO” continuiamo ad aggiungere posti quasi ogni giorno in maniera forse un pochino da maniaci. Guardiamo Pinterest e vediamo un posto interessante? Aggiunto! Su Instagram una foto di un castello ci affascina? Aggiunto! Quel blog mostra una città che sembra interessante? Aggiunta!

Dopo anni che quotidianamente aggiungiamo posti, capirete bene che non si vede più nemmeno la mappa, sommersa sotto un’immensità di pallini colorati, ma quello è proprio il nostro segreto: non dobbiamo studiare prima cosa ci piacerebbe vedere perché abbiamo sempre a portata di mano un immenso elenco!

Locandina di Stranger Things per la Halloween Horror Night agli Universal Studios in Florida. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Durante la Halloween Horror Night 2023 agli Universal Studios di Orlando sono state aperte ben 8 “case infestate” di cui una dedicata alla serie TV Stranger Things
Mappa dei posti da vedere. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
E questa è la nostra “Mappa dei posti da vedere a CA…SO”. C’è ancora qualche buchetto dove non abbiamo segnato nulla, quindi se volete suggerirci qualche posto, fate pure!
Maglione natalizio di Star Wars da Walmart in Florida. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Con dei maglioni natalizi così si capisce subito che Walmart è un posto nerd-friendly!

Shopping per nerd

Insomma, armati di biglietto siamo arrivati a Malpensa e, manco a dirlo, c’era nebbia e il nostro aereo è partito in ritardo così a Zurigo abbiamo rischiato di perdere la coincidenza per Miami.

Per fortuna appena abbiamo messo un piede giù dall’aereo una gentile signora della Swiss Air ci ha ritirati e catapultati su un minivan facendoci attraversare tutti i terminal dell’aeroporto in piena modalità “Carmageddon” per poterci scaraventare sul nostro volo e farci arrivare a destinazione.

Nel frattempo degli zelanti movimenta tori di merci stavano ancora scaricando le nostre valigie a Zurigo e noi siamo arrivati a Miami con il solo bagaglio a mano, dove comunque avevamo tutto ciò che ci serviva. A parte le mutande, certo, e i vestiti, gli spazzolini etc… ma quelle cose non sono indispensabili, vero?

A quel punto ci siamo trovati nella necessità di un cambio d’abiti, e subito ci è venuto in aiuto Walmart che, per chi non lo sapesse, è una catena di supermercati nerd-friendly, nel senso che oltre a tutto il resto che viene normalmente venduto in un superstore c’è sempre anche una buona selezione di magliette a tema nerd che ABBIAMO DOVUTO COMPRARE!

No, diciamo davvero. Eravamo senza valigie! Le abbiamo dovute comprare! Non potevamo davvero evitarlo! Giurin Giurello!

Bisogna dire che quegli infami della Swiss Air sono stati superveloci nel consegnarci le valigie già il giorno dopo il nostro arrivo e questo ha un po’ frenato il nostro delirio da shopping ma vabbè, abbiamo trovato altre scuse per acquistare stupidate,  nessun problema.

Iguane e Draghi

Abbiamo così passato tre giorni a Miami, ammagliati dalle lunghissime spiagge bianche che con il clima estivo sembrano invitarci in ogni modo ma noi, stoici, abbiamo resistito e ci siamo diretti verso altri lidi, concedendoci pure una conoscenza fin troppo intima con le iguane e gli alligatori, per poi finire a Orlando, dove si trovano gli Universal Studios, vero punto focale di tutto il viaggio.

Tra un’immersione completa nella più bella ricostruzione di Diagon Alley (e Nocturne Alley) che abbiamo mai visto, e una notte intera a farci spaventare (BU!) dai mostri micoidi di The Last of Us e dalle creature del Sottosopra di Stranger Things, abbiamo trovato anche il tempo di fare una tappa al Kennedy Space Center, la mecca per gli appassionati di viaggi nello spazio (il Teo era felice come un bambino…) e poi è arrivato il momento delle decisioni: dove andiamo adesso?

Un'iguana a Miami in Florida (Stati Uniti). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Noi non lo sapevamo che Miami fosse INVASA dalle iguane! Ce ne sono ovunque, anche in spiaggia, e sono enormi!
Il drago della Gringott nella Diagon Alley degli Universal Studios in Florida. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Ogni pochi minuti il drago sul tetto della Gringott renderà noto il suo malumore con profondi grugniti prima di sputare fuoco!
Kennedy Space Center in Florida (Stati Uniti). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Il Teo è un bambino felice mentre siede al posto di comando dello Space Shuttle!

La magia di Google Maps

Abbiamo così attuato un’altra delle nostre strategie vincenti per quando non sappiamo dove dirigerci: ci siamo messi a tavola. Esatto, non a tavolino. Son capaci tutti di mettersi a tavolini e programmare ma noi preferiamo ragionare con le gambe sotto al tavolo di un ristorante perché il cibo e l’alcol portano sempre consiglio, si sa!

A tavola abbiamo aperto google maps e abbiamo guardato le cose che c’erano intorno a noi e, come sempre, la magia è avvenuta e siamo finiti in due posti che non sapevamo esistessero e che non erano sulla nostra “Mappa dei posti da vedere A CA…SO”: la mostra degli oggetti recuperati dal Titanic (che si trova a Orlando) e St. Augustine, che è un borgo pirata quasi vero.

Cabina del Titanic alla Artifact Exhibition di Orlando in Florida. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Alla mostra degli oggetti recuperati dal Titanic è anche possibile vedere la ricostruzione di diversi ambienti della lussuosa nave.
Museo dei Pirati di St. Augustine in Florida (USA). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
L’interno del museo dei pirati a St. Augustine è fatto come un galeone… come si fa a non adorare un posto del genere?

I vampiri di New Orleans

A quel punto le decisioni non erano ancora finite perché da una parte ci sarebbe piaciuto arrivare fino a New Orleans, ma dall’altra ci separavano da quella meta quasi mille chilometri quindi… che cosa fare?

Il Teo, che se gratti bene le sue schede personaggio di D&D scopri che sotto sotto è un paladino legale buonissimo come la Nutella, si è offerto martire per guidare per tutta la tratta ininterrottamente e teletrasportarci in nove comode orette attraverso la Florida, l’Alabama e il Mississippi fino alla Louisiana e alla città dei vampiri.

Oak Plantation dove fu girato "Intervista col Vampiro", vicino a New Orleans in Louisiana. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
La Oak Plantation è la piantagione che apparteneva al vampiro Louis de Pointe du Lac (Brad Pitt) nel film “Intervista col vampiro” del 1994.
Quartiere francese di New Orleans in Louisiana. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Noi il quartiere francese ce lo immaginavamo così, con le case con i balconi di ferro battuto e le piante appese… ed è davvero così se ci si va di giorno e non si passa per Bourbon Street!

Come? Non sapete che a New Orleans ci si va in pellegrinaggio sulle tracce in Anne Rice, la regina della letteratura vampirica? Se non lo sapete ci sono solo due spiegazioni: A) non siete appassionati di vampiri B) per voi i vampiri luccicano al sole. In ognuno di questi due casi è come se ci steste pugnalando al cuore, sappiatelo!

Insomma, noi eravamo pronti per una New Orleans dai toni ottocenteschi ma eleganti, con il quartiere francese pieno di negozietti dall’aria vagamente polverosa/vintage e localini dove baristi stilosi mischiano fantastici cocktail con un sottofondo di musica jazz dal vivo ma la realtà ci è caduta addosso come un muro di mattoni pieni e pesantissimi la prima sera quando, arrivati in Bourbon Street per cena, ci siamo ritrovati… in Viale Ceccarini a Riccione per ferragosto.

Sacca di sangue al Vampire Cafè di New Orleans in Louisiana. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
La Fang-ria servita in sacche di sangue al Vampire Café era buonissima!

Ogni tre metri i locali sparavano fuori musica TunzTunzTunz a palla, i bar vendevano praticamente solo daiquiri che veniva spillato da distributori tipo quelli delle granite, la folla era bronza ma in maniera rissosa, i clochard lastricavano la via innalzando cartelli in cui offrivano prestazioni che garantivano massima soddisfazione e una probabile aggiunta di piattole… non vedevamo nulla del genere dagli anni novanta. Vintage era vintage, non c’è che dire! Peccato che noi pensassimo a un vintage diverso!

Anche il giro sulle tracce di Anne Rice ha avuto i suo alti e bassi perché sebbene tutte le sue dimore nel Garden District siano fantastiche, il quartiere stesso ci ha lasciati perplessi… come diavolo è possibile che, in un posto dove le case costano milioni di dollari (sì, abbiamo dato un’occhiata alle agenzie immobiliari!) le strade sembrino uscite da un incubo preso direttamente dalla bassa padana in primavera?

Comunque alla fine abbiamo dovuto lasciare anche la città dei vampiri, ma non prima di aver trascorso alcune fantastiche serate al Vampire Cafè, dove si mangia benissimo e la Fangria (sì, non è un errore, la sangria è proprio chiamata Fang-ria!) viene servita direttamente nelle sacche di sangue!

Navi, tramonti, spiagge e gatti!

Il viaggio di ritorno ha visto una sosta inaspettata in Alabama perché all’andata, passando sulla Highway, avevamo visto una cosa che sembrava interessante e così al ritorno ci siamo fermati a visitarla: la USS Alabama, la nave da battaglia della seconda guerra mondiale che operò nel pacifico contro il Giappone e che oggi, ancorata nella baia di Mobile, è diventata un museo.

Siamo poi ripartiti e dopo una breve sosta sulla spiaggia di Venice Beach (c’è una Venice anche in Florida, non solo in California. Gli americani ce la invidiano proprio Venezia!) per goderci un tramonto da favola e ignorare le acque del mare, siamo finiti a St. Petersburg perché, sebbene l’omonimo USA non abbia un museo incredibile come l’Ermitage, ha però un grande museo dedicato a Salvador Dalí che comprende anche una Experience 360° che si tiene in una sfera non dissimile da quella che si trova a Las Vegas (solo più piccola).

Nave da battaglia USS Alabama a Mobile (USA). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Ed ecco la USS Alabama che si trova ancorata a Mobile. L’abbiamo vista passando e non abbiamo resistito: ci siamo dovuti fermare!
Tramonto a Venice Beach in Florida. Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Piccola sosta per goderci il tramonto a Venice Beach (in Florida, non in California!)

A quel punto c’è stato un nuovo momento decisionale perché il nostro tempo stava per finire e dovevamo scegliere se restare in zona (St. Petersburg sembrava davvero meritare un giro più approfondito), tornare verso Miami o sbarcarci altre miglia e arrivare fino al punto più a sud di tutti gli Stati Uniti.

In realtà al Teo piace guidare e quindi siamo finiti a Key West, l’ultima isola delle Florida Keys che è praticamente a un tiro di schioppo da Cuba, come si suol dire.

A Key West c’era un mare caraibico azzurro e con trenta gradi sembrava il momento perfetto per un giro in spiaggia, quindi noi siamo andati a coccolare i discendenti del gatto di Hemingway nella sua casa-museo che oggi è anche un’oasi felina.

Il mare delle Florida Keys (USA). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Le Florida Keys sono bellissime viste dal basso e dall’alto! Se non ci credete guardate le immagini sul nostro nuovo video!
Key West in Florida (USA). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri
Il Teo al tramonto nel punto più a sud di tutti gli Stati Uniti… e poi non dite che la Kry non gli fa mai foto romantiche!

Consideazioni finali

Spuntato anche questo dalla nostra “Mappa dei posti da vedere A CA…SO” siamo finalmente tornati a Miami per prendere l’aereo di ritorno e ora vogliamo condividere con voi due considerazioni finali.

La prima è che MAI PIU’ NELLA VITA sceglieremo Lufthansa per i voli transoceanici in economy perché i sedili erano così stretti che non ci si stava con le spalle! Noi non siamo magri, okay, e se non ci fossimo stati di misura con il fondoschiena lo avremmo pure capito, ma non starci con le spalle e dover passare tutto il volo di tre quarti… magari no!

L’altra considerazione che dobbiamo fare è questa: ma perché diavolo abbiamo messo i costumi da bagno in valigia?

L’angolo dello shopping:

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18 commenti

  1. Ho seguito il vostro viaggio sui social e il vostro stile è sempre inconfondibile. io sono una maniaca dell’organizzazione quando si tratta di viaggi, in particolare da quando sono diventata mamma ma mi piacerebbe godermi anche un po’ d’improvvisazione. Prenderò esempio da voi, i miei nerd preferiti!

    1. Uuuuhhhh! Che bello! Non siamo mai stati i “nerd preferiti” di nessuno! 🥰

  2. Che meraviglia! E’ da tanti anni che sogno di visitare la Florida e New Orleans, solo che ancora non siamo riusciti ad andarci. Visto il costo delle auto a noleggio, preferiamo aspettare ancora un pò, sperando che cali ancora; poi sicuramente ci andremo!

    1. Se aiuta noi abbiamo speso 400 euro per un suv di media grandezza, con un solo guidatore, a chilometraggio illimitato, per due settimane piene con Dollar e, a parte un po’ di coda al ritiro in aeroporto, ci siamo trovati benissimo.

  3. Adoro il vostro modo di viaggiare così soft e con poche preoccupazioni, mi piacerebbe adottare il vostro metodo “a pene di cane” ma la mia testa troppo calcolatrice me lo impedisce e così mi vedo costretta a programmare tutto, ma proprio tutto! Non che mi dispiaccia, eh, sia chiaro, ma ogni tanto uscire dagli schemi mi farebbe bene!

    1. Io, manco a farlo apposta, desidererei invece riuscire a programmare un po’ di più, solo che le rarissime volte in cui mi sono ritrovata in viaggi programmati, mi sono sentita davvero troppo stretta e questo mi ha innervosita al punto da non godermi il viaggio.

  4. Il vostro viaggio improvvisato direi che è pienamente riuscito, viaggiando in periodi non di altissima stagione penso dia una bella libertà non avere tutto prenotato, diventa davvero un on the road con i fiocchi. In alta stagione penso sia impensabile o meglio controproducente se non si ha molto tempo, si perderebbe tempo a cercare soluzioni e comunque alla fine si spenderebbe anche di più

    1. In realtà non abbiamo mai fatto molto caso a alte e basse stagioni e siamo sempre partiti senza prenotare nulla, anche per ferragosto, e a parte una singola volta abbiamo sempre trovato dove dormire ma forse conta anche molto il fatto che siamo in grado di dormire su un sasso, letteralmente…😎

  5. Ero proprio curiosa di leggere il vostro primo articolo qui sul blog, dato che vi ho fedelmente seguito su IG!
    Ho sofferto con voi per le valige perse, e avrei voluto essere lì con voi a redarguirvi per il vostro shopping incontenibile di tshirt! eh sì, ormai, anche se a distanza, vi ho adottato!
    Ragazzi, mi sembra che la vostra tecnica di programmazione/non programmazione viaggi funzioni alla grande, e ve la copio! Intendo quella dei posti a Caso, che quella con google maps la utilizzo sempre anche io!
    A presto, Teresa

    1. Evvai! A forza di insistere ti abbiamo convinta ad adottarci! EVVIVA!!!
      Ora sei ufficialmente autorizzata a riprenderci ogni volta che ci lanciamo in shopping sfrenati di magliette nuove!
      Su una nota più seria noi troviamo davvero comodo avere una lista di posti sempre pronta, sopratutto perchè le mappe create su MyMaps possono essere caricate su google maps, così vedi direttamente in “pallini” mentre sei in giro!

  6. Bentornati ragazzi! Ho seguito il vostro viaggio sui social, con tanto di smarrimento valigie ed è stato davvero magnifico. Non vedo l’ora di saperne di più sulle singole tappe 😉

    1. Ciao Libera! Il viaggio è stato stupendo, infatti fosse per noi saremmo già pronti a ripartire! 🤣

  7. Bello, bello, bello! A me qualunque viaggio negli Stati Uniti piacerebbe, quindi forse non faccio testo, ma il vostro mi ispira davvero tantissimo. Mi piace molto l’idea dei posti a caso e mi sa che è una strategia vincente perché io invece pianifico sempre tutto, e proprio a Miami una gita programmata a Coconut Grove si è rivelata un fiasco. Sono stata a New Orleans per pochissimo tempo e pure per lavoro, e la descrizione di Bourbon Street come in Viale Ceccarini a Riccione ha reso benissimo l’idea!

    1. Avere sempre a portata di mano una lunga lista di cose da vedere è fantastico ma è anche una grande fonte di dispiaceri perchè, per esempio, le sirene a Weeki Wachee avremmo tanto voluto vederle ma non abbiamo fatto in tempo, mannaggia!

  8. I viaggi fatti a “cactus” sono quelli più belli!! tutta sta programmazione serve solo a togliere il gusto della scoperta.. io cerco sempre di non indagare sui posti che mi accingo a visitare. Alla fine è uscita una gita pazzesca no??

    1. Fosse per noi non prenoteremmo mai nulla, e quando siamo soli di solito seguiamo questa teoria, ma molti nostri amici preferiscono un viaggio con più certezze!😂 🤣

  9. Geniale l’idea della mappa! Mi dispiace la delusione per New Orleans.. a me era piaciuta tanto ma sono passati alcuni anni

    1. Siamo davvero affezionati alla nostra “Mappa dei posti da vedere a CA…SO” ma diversi amici ci prendono in giro dicendo che o riusciamo a creare la pietra filosofale, e a raggiungere la vita eterna, o non riusciremo mai a vedere tutti quei posti… ma noi restiamo ottimisti!🤣

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