Statua della Madonna e affreschi sulla piazza del borgo medievale di Grazzano Visconti (Piacenza- Emilia Romagna). Foto sul blog di viaggi Nerd in Spalla: viaggiatori poco seri

C’erano una volta due persone che, del tutto incidentalmente, si chiamavano come noi.

Questi piccioncini decisero un giorno di visitare l’amena località di Grazzano Visconti per godersi una giornata di sole in un posto dal fascino decisamente medieval-fantasy. Sebbene i due facessero coppia da diversi anni sapevano però che alla loro relazione mancava ancora un anello.

L’Anello di Fidanzamento è ovviamente un oggetto magico di alto livello e come  tale va trattato e il Teo, ben sapendolo e conoscendo la sua pollastra, decise del tutto sull’onda del momento, che quello era il luogo giusto dove cercare detto artefatto e, oltre alla disponibilità immediata, giocava a suo favore il luogo che, con la sua aura si prestava a una dichiarazione nient’affatto romantica ma di certo in linea con i gusti di entrambi.

Così il Teo, armato di carta di credito, e dopo aver chiesto l’aiuto di alcune balde fanciulle che distrassero la Kry indirizzandola a guardare la spada di Conan il Barbaro mentre dissertavano dei bicipiti unti dello Schwarzenegger da giovane, si avvicinò di soppiatto alla cassa del negozio per ottenere l’Unico Anello in edizione limitata numerata montato sul sempre sobrio ed elegante guanto di Sauron.

E’ un po’ che non ci andiamo ma al ristorante “Il Biscione” abbiamo sempre mangiato benissimo!

Il Teo a quel punto, ottenuto l’artefatto magico, con mossa felina e senza porre tempo in mezzo si inginocchiò proprio lì, nel mezzo del negozio, facendo una romantica proposta di matrimonio all’urlo di:

“Costa più di un De Beers, quindi fattelo bastare!”

Commossa da tale dichiarazione la Kry (che tanto lo sapeva già di aver accalappiato il pesce giusto) prontamente indossò il suo nuovissimo anello di fidanzamento e dopo di allora vissero tutti felici e contenti.

Questa è solo uno dei molti bei ricordi che noi colleghiamo a Grazzano Visconti, quindi era ovvio che prima o dopo saremmo tornati in zona sia per farci un giro sia per parlarvi un po’ di questo posto.

La chiesetta al centro del borgo è davvero piccola ma molto bella!
Un angolino del borgo
Il borgo è tutto un susseguirsi in scorci interessanti!

Questo borgo medievale appartiene a quella schiera di posti neo-qualchecosa che forse avrete già incontrato curiosando sul nostro blog, perché noi pensiamo che siano luoghi che incarnano alla perfezione l’anima dei nerd di libri, film e videogiochi fantasy, gotici o simil-storici in generale.

Questa moda del neo-qualchecosa che impazzò tra la fine dell’ottocento e i primi del novecento è facile da comprendere perché continua ancora anche ai giorni nostri anche se, banalmente, mancano i grandi costruttori danarosi pronti a dedicarsi anima e corpo a progetti di questo genere.

Fanno parte di questa corrente posti con stili molto diversi tra loro come Castel Savoia in Valle d’Aosta che vira verso il neo-gotico, la magica Rocchetta Mattei, in Emilia-Romagna, con molte parti neo-moresche e altre costruzioni tra i quali vogliamo ricordare il Castello di Sammezzano, che continua ad essere chiuso e pericolante e di cui è sempre meglio parlare, sperando ottimisticamente che prima o poi qualcuno si faccia avanti per ‘salvarlo’.

Ovviamente questa moda, che si basava sulla voglia di guardare al passato con occhi a cuoricino e occhiali dotati di spesse lenti rosa, non era solo italiana perché anche all’estero non scherzavano e, tra i nostri luoghi preferiti, ricordiamo il castello di Bojnice in Slovacchia, con il suo fascino neo-gotico romantico, ovviamente il castello Neuschwanstein e anche quel capolavoro del neo-gotico del Big Ben a Londra.



Con tutta questa smania di idealizzare il passato ritenendolo un tempo di bellezza e di perduto romanticismo, appare ovvio che un giovane sognatore con un cognome importante, che da solo bastava a far pensare a ricchezza, avventure e gloria, volesse creare qualcosa di simile, no?

Il giovane era Giuseppe Visconti di Modrone, discendente da quei Visconti di Milano che per lungo tempo erano stati Signori di quella città.

Il Giuseppe aveva buone idee e sapeva come metterle a frutto così, quando si annoiò della bella vita che faceva frequentando i migliori salotti Milanesi e immischiandosi in faccende di teatro, decise che gli serviva un bel progettino dove impegnare la sua fervida immaginazione.

Iniziò ristrutturando il castello di famiglia che si trovava a Grazzano, una piccola frazione di campagna, e da lì ci prese gusto e pensò di espandersi e di costruire un intero borgo medievale.

L’uso di questo nuovissimo borgo nella mente del Giuseppe era duplice: da una parte voleva dare una degna cornice al suo castello mentre dall’altra pensava che sarebbe stato utile creare delle strutture e dei posti di lavoro per i giovani che stavano studiando nella scuola Grazzanese dell’intaglio del legno e del ferro battuto.

La fontana viscontea, con il biscione che mangia il bambino, è una copia di quelle che si trovava a Milano e che andò dispersa dopo che Napoleone la portò in Francia.
Tutto è scenicamente perfetto nel borgo di Grazzano Visconti

Nacque così il borgo medievale di Grazzano che, nel 1915, Vittorio Emanuele III autorizzò a diventare Grazzano Visconti, in onore al suo “rifondatore” e da allora è possibile visitare questo posto fuori dal tempo, sospeso tra realtà e fantasia.

Nel borgo sono molte le opere che ancora oggi ci ricordano le eccellenze artigiane del ferro battuto e del legno intagliato, così come sono tanti gli affreschi, le statue e le decorazioni che potrete vedere passeggiando per il borgo.

Se camminate di buon passo e a testa bassa da un capo all’altro del paese, senza mai alzare lo sguardo, impiegherete forse cinque minuti ad attraversare tutto il borgo ma se invece vorrete alzare il naso verso l’alto, allora vi ci vorrà moltissimo tempo per fare un centinaio di metri, perché qui ogni cosa è stata pensata per attirare lo sguardo, per incantare e incuriosire: lì c’è un affresco e là c’è una statua di Ercole e poi… guarda quel comignolo che forma strana! Ma l’hai visto quello stemma sul muro? E la fontana di marmo? E il biscione Visconteo? Se vi lascerete affascinare dal paesaggio finirete per volervi sedere in uno dei numerosi locali per un caffè o per un pasto e poi scoprirete che la luce sarà cambiata, e con essa anche i dettagli che potreste aver già notato saranno diversi e ne carpirete altri… e così anche voi finirete in questo circolo vizioso, desiderando poter memorizzare ogni cosa solo perché è bella.

E questo fu proprio il messaggio che il Giuseppe volle lasciare ai suoi visitatori e anche ai suoi detrattori. Dovete infatti sapere che questo borgo ebbe non poco critiche da parte dei seguaci dello “storicamente corretto” che ritenevano una spesa folle questa costruzione quando tali fondi sarebbero stati meglio investiti in progetti di recupero di veri borghi medievali di valore se non estetico almeno storico, così il buon Giuseppe rispose intonacando un cartiglio sui muri di Grazzano Visconti che ancora oggi recita:

OTLA.NI.ADRAUG.E.ENETAPIPMI

La scritta, anche se a un primo sguardo pare criptica e insensata, declama la frase “Guarda in alto e impipatene” scritta specchiata, che fu la sola risposta che ebbero le persone che criticarono il borgo voluto dal Giuseppe.

E non abbiamo sbagliato a scrivere quando abbiamo detto che Giuseppe intonacò la scritta perché sono diverse le opere sui muri del borgo che dipinse personalmente, come per esempio quella dove Giuseppe si ritrae insieme alla sua famiglia mente dona alla Madonna la scuola e il borgo. Se siete curiosi di vederla potete trovarla sotto al portico vicino all’ingresso del museo delle torture, nel palazzo che un tempo ospitava la scuola di arti applicate.

Nell’affresco eseguito dal Giuseppe, lui porge alla Madonna non tutto il borgo ma il palazzo dove aveva sede l’istituto da lui fondato.

Con questi affreschi il Giuseppe lasciò nel borgo un suo tocco personale che andava oltre al mero finanziamento ma anche sua moglie lasciò il suo personale segno a Grazzano Visconti perché, quando il suo terzogenito Luigi si ammalò gravemente, Carla fece voto di donare un asilo al borgo se il bambino fosse guarito.

Luigi guarì completamente e così Carla donò a Grazzano Visconti un prezioso filo di perle che servì per finanziare il nuovo asilo. Potete riconoscere quella costruzione, che oggi ospita l’ufficio del turismo, perché è decorata da un curioso disegno di angeli che sorreggono appunto una lunga fila di perle.

L’asilo è l’unica costruzione del borgo ad avere uno stile diverso dagli altri, molto più liberty e moderno rispetto al resto del paese.
Una delle piazzette del borgo nella luce della sera.

Sempre curiosando in giro per il paese potreste ad un certo punto cominciare a chiedervi perché ci siano così tanti ‘biscioni’ dipinti e scolpiti in giro e, se non lo sapete, è perché questo animale è lo stemma della famiglia Visconti.

Narra leggenda, infatti, che durante la crociata del 1187 indetta da papa Urbano III, tale Ottone Visconti avesse vinto in battaglia sette fortissimi nemici, motivo per il quale portava sette corone incise sul suo scudo.

Essendo diventato noto per il suo valore, un principe Saraceno lo sfidò a duello. Questo principe per insultare i nemici cristiani e la loro fede, usava come stemma un drago che mangiava un infante, volendo alludere così a Gesù bambino che veniva sconfitto.

Una volta vinto anche questo ennesimo rivale, Ottone fece suo quel vessillo e cambiò le 7 corone con un drago (o biscione) dalle sette spire e quello rimase lo stemma di famiglia fino ai giorni nostri. Ecco svelato il mistero di tutte queste bisce che infestano Grazzano!

Ed eccola lì una delle tante ‘serpi’ del borgo. Se guardate bene le altre foto ne troverete altri!
Davvero ogni angolo ha qualcosa di interessante in questo borgo!
Notate niente? Capite perchè questo negozio ci attira come le api al miele?

Tra l’altro non sono solo questi biscioni ad infestare il paese perché ovviamente, come in ogni borgo medievale che si rispetti, anche Grazzano ha un suo fantasma: Aloisa. Si dice che fosse la moglie di un capitano di milizia e, quando questi la tradì, lei morì rosa dalla gelosia.

Tra le tante statue nel borgo potrete vedere anche la sua e, sebbene la signora in questione fosse bassina e rotondetta, noi vi consigliamo comunque di portarle un bel regalo e di non prenderla in giro, perché si dice che sia un fantasma con un caratteraccio e una certa propensione a prendere a schiaffi i visitatori che non le aggradano, siete avvisati!

Ci sarebbe ancora molto da dire su Grazzano Visconti e sui suoi abitanti veri e fittizi ma ci teniamo qualcosa da parte per raccontarvelo quando visiteremo il castello e, nel frattempo, passiamo alla parte che più ci interessa: LO SHOPPING!

Ebbene sì, a Grazzano ci si va anche per fare un po’ di shopping e ci sono diverse botteghe con una varietà di cose interessanti ma noi ci soffermeremo sulle nostre due preferite: Mobili Favari e l’Emporio Stregato.

Il primo negozio è uno show room di mobili e complementi di arredo dove potrete trovare idee davvero interessanti per la vostra casa, anche se probabilmente ci entrerete perché sarete attratti dai quadri di Arte Zeta studio.

Per chi non conoscesse questa ditta vi consigliamo un giro sul loro sito, anche se pensiamo che basti uno sguardo per capire cosa fanno e innamorarsi dei loro prodotti, in particolare quelli a tema Lupin III!

Il secondo negozio invece è interamente dedicato a Harry Potter e all’interno sono anche ricostruite alcune piccole scenette come quella di Dobby che lascia cadere la torta!

Qui troverete tutti i prodotti originali di WB e MinaLima, da quelli più piccoli a quelli più grandi e ingombranti… se per caso avete intenzione di rifarvi la camera con la carta da parati con l’albero genealogico della famiglia Black ma avete paura che, arrivando dal Regno Unito, si possa stropicciare nel trasporto, allora forse dovreste valutare di andarla a ritirare qui di persona, no?

Un negozio così, in un borgo del genere, fa subito pensare a Hogsmeade, no?
La scena di Dobby che fa cadere la torta è solo una di quelle che potrete vedere tra gli espositori del negozio!

Detto questo, se come noi siete fans del ragazzo-che-è-sopravvissuto, siamo certi che non uscirete da lì a mani vuote… ora, per esempio, la Kry ha una felpa nuova e il Teo due magliette…

Per concludere questo articolo, se state pensando di visitare Grazzano Visconti, controllate anche il sito o la pagina Facebook della Pro loco, perché in questo borgo si tengono spesso manifestazioni e feste di vario genere e magari potreste trovarne qualcuna che fa al caso vostro!

Per approfondire:

Informazioni Pratiche:

18 commenti

  1. Ho visitato Grazzano in primavera, dopo molti anni. Mi ricordavo di un luogo molto finto, esageratamente turistico con uno stile da medioevo ostentato e poco credibile. Ho visto invece che si è un po’ reinventata in uno stile un po’ più fantasy, ma gradevole. L’ho apprezzata, tanto quanto il meraviglioso piatto di pisarei che ho mangiato per l’occasione!

    1. Io credo che Grazzano abbia subito un problema di percezione perchè fino a un tot di anni fa veniva ritenuto un paese “finto”, probabilmente a causa del fatto che è stato costruito a inizio novecento… poi ha superato il secolo di vita e in automatico ha guadagnato la dignità di “neo-medievale” e di “storico” e all’improvviso è diventato più interessante!😘

  2. Grazzano Visconti è una località che divide. C’è chi la ama e chi la odia. Io dico che bisogna apprezzare ogni luogo per ciò che è, senza fare paragoni con altri posti. La bellezza è varietà, diversità, non omologazione.

  3. Ma che teneri! Ottima scelta quella della proposta di matrimonio a Grazzano Visconti, borgo che personalmente amo proprio perché facente parte di quelle architetture neo-chissàcosa! Eppure molti lo snobbano perché non lo definiscono “storico”: ma come no?! Semmai non è medioevale ma di sicuro costituisce un esempio di come a livello storico si ricercasse il passato!

    1. Noi ovviamente adoriamo Grazzano ma nei decenni scorsi sono stati in tanti a snobbarlo perchè era considerato finto. Per fortuna notiamo che negli ultimi anni, forse anche perchè ormai ha più di un secolo, è stato decisamente ‘riscoperto’.
      C’è stato pure un periodo in cui abbiamo cullato il sogno di andarci a vivere ma poi… ehm… siamo dopotutto in Italia e la sovrintendeva ai beni culturali dice che se vuoi una casa lì allora te la tieni com’è, senza nemmeno il riscaldamento, e questo in effetti ci ha fatto pensare che fosse meglio come meta per un giro piuttosto che come residenza…😆

  4. Vabbè, vi riconfermate i travel blogger più simpatici di sempre. Sono stata a Grazzano Visconti prima di leggere questo articolo, purtroppo. L’avrei vista di sicuro con degli occhi più nerd!!!

    1. Ma guarda che Grazzano merita anche una seconda (e terza, e quarta…) visita!

  5. Leggendo questo articolo mi sono letteralmente innamorata di Grazzano Visconti, devo proprio andarci! Tutto questo romanticismo, questo Harry Potter e poi il racconto del fidanzamento. Davvero bello!

  6. E dire che io ho sempre collegato Grazzano Visconti alle gite che ci facevamo alle elementari! Ho letto con molta curiosità la storia e mi sono emozionata al racconto della proposta di matrimonio però vorrei tanto vedere l’anello!!

    1. Nuoooo! Davvero ci facevano le gite? A me non mi ci hanno mai portata ma lo avrei adorato!
      Comunque se vuoi vedere l’anello (con tutta la mano di Sauron attaccata, ovviamente) lo trovi in fondo al video su YouTube!

  7. E’ una vita che cerco di fare tappa Grazzano Visconti, ma il meteo ci mette sempre il suo zampino. Dopo aver letto il tuo articolo poi sono ancora più curiosa e motivata di vederla di persona. Soprattutto sarei molto tentata di fare qualche dispetto ad Aloisa per vedere se ha davvero coraggio a prendermi a schiaffi!

    1. Sembrerò incredibile ma conosco davvero una ragazza che è convinta di aver offeso Aloisa e di essere ora perseguitata… se il meteo ti permette di visitare fammi sapere come va!😂 🤣

  8. Mi avevate conquistata con il vostro modo di raccontare le storie ma sapendo della proposta di matrimonio ancora più nerd, devo dire che sono ancora più una vostra fan. Non conoscevo Grazzano Visconti e probabilmente ci metterei anche io tantissimo tempo se lo visitassi guardandomi in giro e non a testa bassa. E poi volete mettere il negozio con i ninnoli di Harry Potter? Dopo aver visitato quello di Minalima a Londra, non mi farei scappare anche quello di Grazzano Visconti.

    1. Be’, il negozio di MinaLIma è più grande ovviamente, ma quello di Grazzano ha l’indubbio pregio di poter acquistare in Italia senza pagare i dazi doganali dal Regno Unito… il che per me che comprerei roba di Harry Potter a destra e a manca è un bel plus! 🤣
      Comunque, visto che ti è piaciuta la storia del fidanzamente, chissà che un giorno non ci venga voglia di parlarti anche dei nostri matrimoni…🥰

  9. Cioè, il vostro anello di fidanzamento è stato l’Unico Anello?? 😂😂😂 Ma che forte!! Mio fratello quando è uscita la trilogia al cinema me ne aveva regalato uno (di tolla, nessuna edizione speciale!), ma mi sa che tra un trasloco e l’altro e’ andato perso. Chissà se l’ha trovato qualcun altro… Ah si’, bella anche Graziano Visconti, tra l’altro. Molto neo-qualcosa, si’. Ci sono stata tanti anni fa. Il mio ragazzo del tempo sosteneva fosse romantica. Ma io, che quando Dio distribuiva il romanticismo ero andata in cucina a mangiare cioccolato di nascosto, non l’ho mai notato! Forse dovrei tornarci!

    1. Sìììì!!! Ma non solo l’anello: è una versione con tutto il guanto di Sauron con sopra anche l’Unico Anello!
      Ammetto che è un filo impegnativo da portare e quindi non lo metto se non in occasioni specialissime, però lo adoro e non lo cambierei con niente al mondo!😍
      Invece sul fatto che Grazzano Visconti sia romantica non saprei. Io lo vedo romantico per via del fidanzamento, quindi sono di parte!

  10. Non conoscevo Grazzano Visconti ma devo dire che mi è piaciuto subito, forse anche per merito del racconto della proposta decisamente insolita. Ma questo anello lo possiamo vedere da qualche parte?
    Essendo amante dello shopping, mi sa che andrei dritta dritta in questi negozi. Ho appena visto il sito di Arte Zeta Studio: ma che belle cose da comprare!

    1. Se vuoi vedere il “bellissimo” anello di fidanzamento lo trovi in fondo al video di Grazzano Visconti sul canale YouTube… mentre la roba di Arte Zeta Studio io LA COMPREREI TUTTA!
      Mi sono trattenuta solo perchè devo imbiancare casa ma, appena l’avrò fatto, niente si frapporrà tra me e un Lupin III!🤣

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe anche interessarti...