La Santa Trinità dell’italiano in vacanza: caffè, bidet, cibo
Caffè, Bidet & Cibo
Ah! La Francia! Il paese dell’amore, di Parigi, delle baguette… e delle testate ai calciatori durante i mondiali!
Questo per dire che per ragioni storiche e culturali tra noi e i nostri vicini d’oltralpe permane un sentimento di bonario odio che anni di convivenza pacifica nella stessa Unione Europea non sembrano aver attenuato nemmeno un po’.
Nonostante ciò gli italiani che si sono trasferiti in Francia, o i francesi che si sono spostati in Italia, sono tanti e quando si va oltre questo sentimento di antipatia “a pelle” si scopre che comunque la Francia è una meta di viaggio molto amata, probabilmente anche perché confina con noi e quindi è facilmente accessibile anche con mezzi di terra.
Proprio perché è una meta così apprezzata siamo abbastanza sicuri che difficilmente avrete dei grandi shock culturali viaggiando in questo paese ma nonostante ciò vogliamo affrontare anche con questo paese, come abbiamo già fatto per la Polonia, il problema della Sacra Trinità dell’italiano in vacanza: caffè, bidet e cibo.
Partiamo dal caffè. I francesi hanno il caffè e hanno anche i bar esattamente come i nostri ma la vera domanda è: il loro caffè è buono? La risposta semplice è… no.
Il caffè assomiglia al nostro, vero, e i bar hanno le macchine del caffè proprio come da noi ma qui, immaginiamo, il problema è la grammatura del caffè o la qualità perché, nella stragrande maggioranza dei casi, per noi il caffè francese è annacquato o semplicemente ha un sapore sgradevole… poi magari è un nostro giudizio e a voi piacerà!
Se sul caffè le opinioni possono essere diverse, sul bidet le certezze sono assolute: non c’è. Non ci sono bidet e non ci sono doccini nei bagni e inoltre, come se non bastasse, in molti posti in Francia ci sono le sale da bagno e i wc separati, tanto che anche il solito metodo del turista consumato del “vado in bagno e poi mi faccio una doccia” diventa macchinoso da realizzare perché il wc è in uno stanzino non sempre vicino alla sala da bagno, mannaggia la miseriaccia!
Sul cibo però non c’è niente da dire: abbiamo girato la Francia da nord a sud più e più volte e il cibo è buono. Sappiamo che ci sono persone che identificano ancora questo paese con la nouvelle cuisine, e la nouvelle cuisine con porzioni ridottissime, ma vi possiamo giurare che queste cose accadono solo se voi avete l’ambizione di mangiare in ristoranti stellati che comunque, anche in Italia, vi servirebbero porzioni stranamente sottodimensionate, mentre nei normali ristoranti le porzioni sono adeguate e il cibo è ottimo.


Cos’è la Francia metropolitana
Sul cibo torneremo tra un momento ma prima c’è una cosa che dovreste sapere ed è che la Francia, come tutti gli altri stati, è divisa in regioni. Fin qui tutto bene ma non molto tempo fa, nel 2014, la Francia ha cambiato le sue regioni amministrative, accorpandone diverse insieme, così oggi è divisa in 13 regioni metropolitane e 18 totali.
La definizione regioni metropolitane potrebbe non esservi chiara ma siamo qui apposta per spiegarvela! Dovete, infatti, ricordare che la Francia possiede ancora dei territori che geograficamente non si trovano in Europa e sono La Riunione, Guadalupa, Guyana francese, Martinica e Guayotte. Queste cinque regioni appartengono alla Francia, chi ci abita è cittadino francese e la moneta è l’Euro. La cosa bella è che sebbene siano dall’altra parte del mondo noi, come cittadini europei, ci possiamo andare senza bisogno di passaporto ed è per questo che nell’ultimo periodo, da quando ottenere un passaporto è diventato un processo che dura geologico, in molti hanno scelto questi territori come nuove mete di vacanza.


Vi stiamo spiegando questa cosa non perché siamo in procinto di visitare queste regioni francesi (magari!) ma sia come nozione geografica di base sia per dirvi che le altre 13 regioni, quelle metropolitane, non sono sempre state 13.
Prima del 2014, infatti, le regioni erano di più e avevano anche nomi diversi e questa cosa potrebbe confondervi un po’ se i vostri ricordi di geografia sono troppo vecchi! Per esempio oggi la regione conosciuta come Grande Est, comprende le vecchie regioni dell’Alsazia, Lorena e Champagne-Ardenne.
Piatti tipici francesi
Ora che lo sapete possiamo tornare a parlare del cibo e di alcune specialità regionali che ci piacciono in modo particolare.
Partiamo da alcuni piatti tipici della zona Provenza-Alpi-Costa Azzurra visto che ci siamo stati poche settimane fa e li abbiamo ben presenti. Ovviamente è una zona costiera sul mediterraneo, quindi il pesce la fa da padrone e uno dei piatti tipici è la Bouillabaisse, una zuppa di pesce che al suo interno ha una quantità di aglio tale che suderete letteralmente aglio per giorni e giorni dopo averla mangiata… non che questo possa fermare il Teo, sia chiaro!
Tra i dolci quello che più apprezziamo di più è di certo la tarte tropézienne, la torta tipica di Saint Tropez che divenne celebre per essere la preferita di Brigitte Bardot. Noi non ce la facciamo mai mancare quando siamo qui, anche se una sola fetta probabilmente contiene le stesse calorie che assume un lottatore di sumo in un mese.
Un’altra cosa che amiamo molto di questa regione sono i vini rosè della zona di Grimaud: leggeri e perfetti con ogni piatto di carne o di pesce!
Spostandoci invece verso l’Occitania (l’accorpamento delle regioni della Linguadoca-Roussillon e dei Midi-Pyrénées) i piatti tipici cominciano a far sentire la loro influenza catalana e quindi la Paella comincerà a fare capolino su tutti i menù ma, sebbene sia buonissima, non è quello il piatto che preferiamo perché siamo grandi fans de la gardianne de taureau, uno stufato di toro tenerissimo e super saporito che è uno dei must nella zona degli allevamenti bovini intorno alla Camargue.
Quando però non ci sono tori in vista, l’altro piatto tipico che non bisognerebbe perdersi è la Cassoulet che è uno stufato di fagioli e carne che troverete in molte versioni, basti pensare che quella tipica di Carcassonne è con il piccione!

Se ci spostiamo molto più a nord, nella regione dell’Alta Francia, la nostra attenzione si sposta su le “Moules-frites”, che sono di certo qualcosa che vorrete mangiare! Che cos’è questo piatto lo dice il nome stesso, infatti “moules” sono le cozze e “frites” sono le patatine fritte, quindi ordinandole otterrete un piatto di cozze, condite in vari modi a seconda delle vostre preferenze, accompagnate da patatine fritte. Se lo chiedete al Teo le migliori sono quelle al roquefort (che è un formaggio puzzone tipo gorgonzola, per chi non lo sapesse).
Ovviamente le moules-frites non le trovate solo in questa regione ma in quasi tutte quelle di mare e ne potete fare scorpacciate anche mentre vi trovate al sud. C’è anche da dire che però in altre zone costiere della Francia sono le ostriche a farla da padrone come prelibatezze locali invece delle più umili cozze!
Sempre al nord potrete assaggiare le andouille e le andouillette, delle salsicce di frattaglie di maiale particolarmente saporite. Essendo un prodotto locale, proprio come accade da noi per il salame, le andouille sono molto diverse da città a città. Non avendole assaggiate tutte non siamo in grado di giudicare quali siano le migliori… ma pensiamo che un tentativo vada comunque fatto in ogni posto!
Spostandoci verso la Bretagna il piatto che non potrete mancare sono le galette, delle specie di crespelle servite con ogni ben di dio. Sono il corrispettivo francese delle piadine romagnole e, esattamente come quelle, le troverete un po’ in tutta la Francia ma in Bretagna sono la morte sua!
Restando a Nord noi siamo anche dei grandissimi fans del sidro, che è una bevanda molto diffusa sia in Bretagna sia Normandia. Attenzione: il sidro non è necessariamente dolce! Qui da noi molto spesso lo potete trovare nelle sue versioni più abboccate ma nel nord della Francia avrete invece delle chiare scelte tra i sidri amabili e quelli brut! In Bretagna è anche molto diffuso servire ancora il sidro in ciotole di ceramica, come si faceva un tempo quando il vetro era scarsamente reperibile. Anche questo a noi non sembra tanto strano perché a Parma, nelle vecchie osterie, è normale trovare ciotole per il vino al posto dei bicchieri di vetro!
Dalla Lorena (che oggi fa parte della regione del Grande Est), amiamo le quiche lorraine che sono dei tortini con un ripieno di Crème fraîche (sebbene il nome suggerisca la panna fresca, in realtà è più simile allo yogurt), uova e ciccioli… una delizia!
Se invece volete vedere i celebri castelli della Loira, allora non dovreste perdervi un assaggio di Tarte Tatin, una torta di mele che varrebbe un intero articolo a sé stante per la sua lunga e interessante tradizione!
Comunque l’elenco delle specialità francesi che ci piacciono potrebbe continuare, perché è semplicemente lunghissimo, ma alla fine quello che volevamo dirvi è che in Francia si mangia bene in ogni regione, proprio come in Italia (Parigi però è un’altra storia).


La lingua francese
Adesso che abbiamo esaurito l’argomento della Sacra Trinità, passiamo ad altre cose che dovrebbe conoscere chi viaggia in Francia.
La lingua per esempio è un punto molto dibattuto perché in molti, in Italia, pensano che i francesi non vogliano parlare altra lingua se non la loro per puro nazionalismo. Non sappiamo se questa cosa sia vera o meno perché magari, in anni meno recenti, le cose stavano davvero così, ma noi abbiamo sempre trovato molta gente disponibile e benintenzionata che si è prodigata per aiutarci usando l’inglese, quando lo conosceva, o cercando comunque di farsi capire quando non lo conosceva (a parte a Parigi).
Siccome siamo italiani e nel nostro paese la conoscenza dell’inglese è ancora più che scarsa, non ce la sentiamo di fare una colpa ad altri per le nostre stesse mancanze ma vi diremo che, soprattutto nei luoghi più turistici, l’inglese è normalmente diffuso e che in quelli meno turistici la gente è accogliente e disponibile (non so se lo avete capito ma… esclusa Parigi).
Una nota a parte va a quanti non conoscono il francese ma vogliono usare traduttori vari: fate attenzione perché se da noi si usa dare del “lei” agli sconosciuti come forma di cortesia, in francese la terza persona singolare è esattamente questo e se parlate con una persona dandole del “lei” questa rimarrà confusa e cercherà di capire di chi state parlando! Per contro, sebbene in Italia non sia più molto usato perché ci rammento un periodo storico che preferiamo dimenticare, i francesi come forma di cortesia usano il “voi”, quindi se il vostro traduttore traduce, per esempio, “le posso domandare un’informazione?” con “Puis-je vous demander des informations ?”, quel ‘vous’ è giusto e il vostro traduttore non è impazzito, tranquilli!


Moneta e pagamenti
Come per la lingua anche la situazione pagamenti è molto simile a quella italiana: nelle zone più frequentate e nei locali più modaioli i pagamenti contactless sono normali, mentre in zone meno turistiche o in locali più rustici ci sarà una spesa minima sotto la quale saranno accettati solo contanti e sì, in alcuni posti vorranno solo i contanti senza se e senza ma.
Allo stesso modo nei supermercati più grandi troverete uno sterminio di casse “fai da te” (e poche con cassiera) dove potrete scansionarvi la spesa da soli per poi pagarla con carta, mentre nei negozi più piccoli continua a essere normale avere una persona pronta a passare i vostri acquisti e a richiedere un pagamento in carta o contanti secondo le vostre preferenze.
Trasporti
Passando alla situazione trasporti, le città francesi raggiungibili in aereo sono molte e i voli per queste destinazioni partono da tantissimi aeroporti italiani, quindi non avrete che l’imbarazzo della scelta. Se invece preferite viaggiare in auto ci sono un paio di cose che dovrete sapere. La Francia ha due tipi di autostrade: il primo tipo è esattamente uguale al nostro, in altre parole prevede di prendere un biglietto all’ingresso e di pagare all’uscita per la tratta percorsa, mentre il secondo tipo non prevede nessun biglietto e vi basterà entrare e pagare una cifra fissa ogni tot chilometri. In passato questo secondo tipo prevedeva degli scomodissimi pagamenti a casse automatiche che accettavano solo contanti e quindi bisognava attrezzarsi con tonnellate moneta per percorrere le autostrade ma adesso, per fortuna, si può comodamente pagare contactless!
Se ad aerei e auto preferite il treno, anche su questo fronte non avrete grossi problemi perché i TGV, i treni ad alta velocità francesi, collegano molto bene tantissime delle maggiori città, mentre per le località più piccole potrete usare treni normali, esattamente come da noi.


Clima
Per quanto riguarda il clima la Francia, proprio come l’Italia, ha climi diversi a seconda delle zone: ovviamente le regioni del sud sono calde tutto l’anno mentre in quelle del nord, soprattutto se affacciano sul mare, potrete aspettarvi venti freddi e taglienti anche nelle mezze stagioni. La zona più temperata è il centro, finché rimanete a bassa quota, ma basta salire sul massiccio centrale per trovare un clima più alpino… lo stesso che trovate sulle alpi francesi o verso i Pirenei, in effetti!
Detto questo il nostro consiglio, che vale per la Francia come per qualunque altro posto, è quello di dare sempre un’occhiata alle tabelle delle temperature stagionali prima di decidere che cosa mettere in valigia.

Shock culturale: le corride
Per quando riguarda gli shock culturali invece c’è una cosa che in molti sembrano non sapere sulla Francia e cioè che nella regione dell’Occitania si svolgono le corride proprio come in Spagna.
E’ vero che vicino alla Camargue è diffusa anche la corsa camarghese, una competizione non cruenta e molto spettacolare, ma è altresì vero che in diverse città di questa zona ci sono delle vere e proprie plazas de toros dove si tengono normali corride. Per un certo periodo, tra il 2011 e il 2016, questi eventi erano anche stati iscritti al registro dei patrimoni culturali francesi ma poi sono stati tolti e ora la battaglia giuridica tra la coalizione delle cosiddette “città taurine” e chi vuole abrogare questa tradizione è ancora in corso.
Noi, essendo grandi appassionati di corride, siamo fermamente dalla parte delle “città taurine” e non possiamo fare a meno di consigliarvi, se ne avrete l’opportunità, di partecipare a una delle stupende ferias spagnole di questa zona della Francia.
Non dovete per forza entrare in arena se siete contrari a questo genere di spettacoli ma di certo queste feste valgono una visita anche solo per i loro colori, mercati, piatti tipici, per le orchestre, la musica e l’allegria che le rendono uniche. In particolar modo noi siamo molto affezionati alle ferias di Arles e di Nîmes, perché le corride in queste città si tengono nelle antiche arene romane e richiamano alla mente i fasti degli spettacoli gladiatori, ma se è la festa grande che andate cercando allora il posto giusto per voi potrebbe essere la feria di Béziers che si tiene intorno a ferragosto!
Shock culturale: Parigi
Adesso però, per concludere, ci sentiamo di mettere una nota a parte su Parigi e cominciamo col dirvi che per noi è una capitale decisamente sopravvalutata e non la amiamo particolarmente (nel caso non l’aveste già intuito).
Se non ci siete mai stati, probabilmente idealizzate Parigi come la città dell’amore, immaginate la Tour Eiffel, gli Champs-Élysées, Notre Dame e pensate che sia tutto bellissimo e fantastico mentre… no.
Non vogliamo fare i grinch che rubano il vostro Natale ma Parigi è Gotham City senza Batman! Questa metropoli ha così tanti lati così oscuri che pure Palpatine ne sarebbe terrorizzato, e vi basterà una visita di pochi giorni per notarli.

La cosa più ovvia è che i luoghi culto che tutti vogliono vedere non si trovano vicini perché Parigi è una metropoli immensa, ed era già molto estesa anche nei secoli scorsi, quindi una passeggiata dalla Tour Eiffel a Notre Dame vuol dire camminare per cinque chilometri… e non parliamo nemmeno di Versailles che non è esattamente “alle porte di Parigi” ma si trova invece una quindicina di chilometri fuori città.
Poiché le distanze sono queste, appare subito ovvio che dovrete usare i mezzi pubblici per visitare al meglio la capitale Francese e qui cominceranno le dolenti note perché i bus, sebbene siano mediamente comodi, essendo mezzi di superficie finiranno inevitabilmente per rimanere bloccati nel traffico e, per ovviare a questo inconveniente, sarete tentati di prendere la metropolitana… dopotutto le insegne art decò della metro di Parigi sono famose in tutto il mondo, no?


Sulle insegne niente da eccepire ma la metropolitana di Parigi non è esattamente nota per essere pulita e sicura nemmeno se ci si limita alle stazioni del centro, figurarsi se avete un albergo un po’ fuori e dovete usarla spesso… personalmente abbiamo assistito, nel corso degli anni, a molte cose sgradevoli nelle metro di Parigi e questo ce le ha rese così antipatiche che ora preferiamo i bus… vedete voi!
Per quanto riguarda gli uber, la capitale francese è servitissima e i prezzi sono, se non economici, quantomeno abbordabili, quindi quella è una buona alternativa se dopo un primo approccio anche voi vorrete evitare le metro!
Tra le altre cose sgradevoli di Parigi non possiamo fare a meno di menzionare la criminalità, perché ci è sempre sembrato che la capitale francese abbia un numero di borseggiatori e truffatori un po’ più alto rispetto ad altre metropoli e anche se i clochard (i senzatetto) dovrebbero essere una delle cose “tipiche” di Parigi, molto spesso invece sono al centro di scene che preferireste non vedere.
Come ultima nota comica, sappiate che la Kry si rifiuta apertamente di prenotare con il suo nome mentre si trova in Francia e cerca, con ogni mezzo, di non mostrare mai i documenti a nessun francese perché spesso anche i poliziotti più seriosi rischiano di scoppiarle a ridere in faccia… se volete scoprire il perché provate a scrivere sul vostro traduttore il suo cognome, Chierici, mettendo uno spazio tra la erre e la i…
Per approfondire:
Informazioni pratiche:
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Io sono tra quelli che adorano la Francia compresa Parigi, il cibo poi quando hai ricordato la tarte tropezienne e il rosé mi hai fatto subito pensare perché non organizzo un week end? Per me è vicina 😍
Sììììì! Tutti a Grimaud a fare l’aperò con il rosè!!!!🤪
Avete detto tutto, niente da replicare! Se non che io adoro Parigi ma da vivere con ritmi umani, senza correre e senza l’ansia di vedere tutto in 3 giorni, cosa che in pochi fanno. Per il resto sono d’accordo su tutta la linea!!
Ansia? Correre?
Noi abbiamo un credo: una capitale mai visitata prima necessita di almeno due settimane di visita. Se non le abbiamo allora andiamo da un’altra parte, proprio perchè correre è contrario alla nostra religione di culopesanti incollati al divano!😂 🤣
La Francia è talmente bella e ricca di attrazioni paesaggistiche e culturali; noi ci siamo stati varie volte, ma ci torneremo sicuramente, perchè c’è ancora tantissimo da vedere!
Sì, c’è davvero molto e a me sembra sempre che tutto sia curatissimo e molto fruibile… e la cosa un po’ di scoccia perchè non credo si possa dire lo stesso del nostro paese 😡
Io non sono proprio amante della Francia, devo ammetterlo… Niente caffè per tutta la vacanza, il cibo non è male ma preferisco la cucina spagnola, la loro capitale, Parigi l’abbiamo trovata un pò scialba e sporca. Vorremmo darle un’altra possibilità magari con un viaggio on the road nell’entroterra… Vedremo!
In realtà a noi la Francia piace molto, sopratutto fuori dalle città. I paesini sono sempre belli, caratteristici, puliti e pieni di gente ospitale… non si può dire lo stesso di Parigi o di altre grandi città ma, pensandoci bene, a noi le città piacciono poco anche in Italia, quindi forse è un problema nostro!
Che dire, il caffè in Francia fa davvero schifo! Io per salvarmi prendevo sempre il noisette, ma anche lì…. Per fortuna almeno sul cibo si va quasi sempre sul sicuro. Quello che a me ha scioccato della Francia, o meglio di Parigi, è la puzza di urina ovunque e dico ovunque. Uno schifo proprio! Per fortuna sembra essere un problema solo della capitale!
Sì, molti punti di Parigi non si possono definire profumati ma ho notato che, sopratutto d’estate, anche molti mercati di altre zone sono ‘aromaticamente problematici’… l’assenza del bidet SI SENTE!
Io AMO la Francia, ci sono stata molte volte e molte volte ci ritornerò, sia per la sua vicinanza sia perché è davvero ricchissima di luoghi da vedere, scoprire, esplorare. Mi manca ancora Parigi ma il mio compagno l’ha vista 5 volte quindi preferisco lasciarla tra le ultime cose da vedere nonostante sia una città che lui ama moltissimo. So delle corride e sono fermamente contraria, capisco la tradizione ma quando si tratta di far soffrire un animale per me non c’è tradizione che tenga, come il foie gras. Ok, odiatemi ora XD
Capisco il dramma del tuo compagno ma io andrei a Parigi lo stesso se gli piace… dopotutto io trascino il bestio a Praga ogni anno!
Per le corride non ti odio mica e, anzi, capisco benissimo il sentimento ma la mia fascinazione per certe tradizioni è superiore a tutto il resto… per il fois gras invece il discorso è diverso, perchè secondo me nessuno dovrebbe poter parlare della gastonomia altrui. La gastronomia è una religione seria e ignorare questo fatto può far scoppiare guerre!😂
Siamo italiani semplici: possiamo anche battere i francesi al torneo di burraco ma per noi sarà sempre festa nazionale, mano sul cuore, Inno di Mameli …
Assolutamente! Resta un fatto culturale incontrovertibile che battere la Francia anche solo a freccette è sempre una gran soddisfazione!😂 🤣
Mi ha davvero fatto sorridere questo articolo! Non sapevo delle corride e, invece, mi trovi d’accordo su Parigi.
Cioè, in realtà l’ho comunque trovata bella e ha dei posti incredibili, ma che pazienza per visitarla come si deve!
Sì, non mettiamo in dubbio che Parigi vada visitata e che sia bellissima ma capisco anche perchè esiste la cosiddetta “sindrome di Parigi” tra i Giapponesi che restano traumatizzati dopo averla vista!😂
Io totalmente scioccata dallo scoprire delle corride occitane! Non ne avevo la più pallida idea! Parigi è una città che divide molto, un pò come Londra, e io per prima non posso dire di esserne innamorata, ma subisco comunque il suo fascino!
E pensa che in quella zona della Francia sono davvero molto affezionati alle loro corride, tanto che ci sono anche diverse scuole di tauromachia!
Le capitali ovviametne hanno sempre dei problemi anche solo per la loro grandezza… ma a Parigi ogni santa volta ci capita qualcosa mentre a Londra, che di certo non è piccola, giriamo con il cuore moooolto più sereno. Poi ovviamente a Parigi, per un motivo o per un altro, ci andiamo lo stesso…
essendo un’assidua frequentatrice della Francia (del Sud in particolare) mi sono molto divertita con il tuo articolo. Il discorso del bagno meriterebbe un trattato, secondo me i francesi hanno dei problemi seri con questa stanza. Dico solo che nella casa che abbiamo acquistato abbiamo dovuto ovviamente accorpare il buggicattolo del wc con la stanza da bagno e ordinare il bidet in Italia..
Oh sì! Ricordo i drammi “costruttivi”! Mio zio quando costruì casa insistette con forza per avere il bidet in sala da bagno… ma poi si scordò di dire che ci voleva pure il wc e alla fine dovette farne aggiungere uno elettrico!😂 🤣
Questo articolo è davvero delizioso. Noi siamo ogni anno on the road in Francia, da ben vent’anni, e ne conosciamo ormai usi e costumi di tutte le regioni. Per il bidet ormai ho i miei metodi, ma per il caffè ho risolto portando con me dall’Italia scorte di Pocket Cooffe. Li tieni in borsa e li cacci al momento, evitando così di bere quelle “ciofeghe” che fanno nei bar della nazione, tutta, nessun’angolo escluso!
La scorta di Pocket coffee è geniale… ma d’estate non funziona perchè mi si sciolgono tutti! 😭